Per ora ho tentato invano di di raggiungere la chiesa di Terracor, un villaggio qui vicino, passando tra le mucche che mi fissavano curiose (forse è la prima volta che vedevano un podista) lungo strade sterrate piene di sabbia.
Sebbene siamo in una zona di nuova
urbanizzazione, le case sono sparse e distanti le une dalla altre:
pochissime sono quelle completamente intonacate ed una rarità quelle
su due piani, generalmente sono molto piccole e anche quelle più
grandi non arrivano a mio avviso ai 50/60 metri quadrati. Le abitazioni di
chi sta bene si riconoscono subito: sono quelle circondate da mura e
cancelli di ferro.
Ci sono molte strade in mezzo a un'enorme distesa di erba e a qualche gruppo di alberi, che vanno a formare un bosco in prossimità del fiume, ma nessun cartello:
bisogna stare attenti a non perdersi!
Soltanto nelle strade più trafficate si possono incontrare dei pali della corrente e dei lampioni rudimentali.
Soltanto nelle strade più trafficate si possono incontrare dei pali della corrente e dei lampioni rudimentali.
L'impressione generale è quella di
trovarsi anni luce da una grande città con un traffico caotico e con
qualche grattacielo come quella di Santa Cruz ma sono a meno di una
ventina di chilometri dal centro!
Durante la corsa pensavo a questi primi
giorni da solo in hogar: sono giornate di osservazione per capire
come meglio calarmi in questa realtà, senza alterare gli equilibri
esistenti. In questo frangente mi sto mettendo a disposizione di
qualsiasi necessità e soprattutto cerco di farmi sentire presente
dai bambini: come mi ha detto Padre Ottavio, un salesiano che è
direttore dell'hogar, il servizio più importante che gli posso offrire è la presenza.
Devo ammettere che ha proprio ragione:
in questo periodo lo sto sperimentando sulla mia pelle ed i buoni
risultati non mancano!
Har baje
Nessun commento:
Posta un commento