Ormai è una diventata un'abitudine: a chi passa di qui e condivide coi ragazzi anche pochi giorni gli chiedo di scrivere come gli è parsa quest'esperienza, che idea si è fatto e le emozioni provate e finora nessuno si è mai negato. Una volta ricevuto quanto richiesto lo pubblico perchè per me è importante che qualcun'altro possa testimoniare cosa significa vivere in un hogar ed avere a che fare con questi ragazzi, anche se solo per poco tempo: quello che vivo non è soltanto mio ma si tratta di un qualcosa che vale la pena far conoscere e spartire con tutti.
Impressioni, emozioni e stati d'animo di Marco Zanon, missionario laico a Santa Cruz de la Sierra
lunedì 22 agosto 2016
giovedì 18 agosto 2016
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Dopo circa tre settimane la mia sala da pranzo mi sembra più
vuota del solito: non si sente più parlare in italiano nè tantomeno qualcuno
che sia lì pronto a scambiare quattro chiacchere… Dovrò tornare ad abituarmici anche se sono passati appena 20 giorni in cui ho avuto il piacere di ospitare
varie persone, il fatto di avere qualcuno con cui confrontarti e parlare è
davvero rigenerante!
lunedì 8 agosto 2016
Due sposi novelli in hogar
Ancora per qualche giorno abbiamo il piacere di ospitare Silvia e Francesco, una coppia di giovani che si è sposata da poco ed ha deciso di passare parte del loro viaggio di nozze qui tra noi: davvero una cosa che non capita tutti i giorni!
Voglio ringraziarli a nome di tutti perchè ci hanno aiutato molto: non solo pitturando ma soprattutto portando la loro esperienza nel campo della fisioterapia, dando saggi consigli ed insegnando a Sandra quali sono gli esercizi migliori da fare ai nostri piccoli ospiti. Non si sono di certo risparmiati ed hanno trovato anche il tempo per mettere a posto una carrozzina per Bautista in modo che gli sia più facile muoversi. Un grazie veramente di cuore: ho notato nei volti dei ragazzi che gli hanno lasciato qualcosa dentro, il loro essere semplicemente se stessi è significato davvero tanto!
domenica 7 agosto 2016
"Vorrei andare via..."
L’altro giorno ci è arrivato un nuovo ragazzo, di circa 9
anni: la Defensoria ce l’ha portato così, con soltanto i vestiti che aveva addosso.
Quando mi ha visto la prima volta è sembrato impaurito, ha avuto un sussulto ma
sono bastati pochi istanti per riprendersi e presentarsi stringendomi la mano.
lunedì 1 agosto 2016
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