giovedì 21 marzo 2013

Una vera e triste storia


Oggi voglio condividere con voi una storia di due fratellini di cui sono venuto a conoscenza, purtroppo ancora senza un lieto fine (e chissà se mai ci sarà): questo per potervi fare un'idea di quello che i bambini ospiti dell'hogar hanno passato prima di arrivare qui.
I due fratelli, uno di 7 anni e l'altro di 6, vivevano in una camera affittata soltanto con la madre in quanto il padre aveva abbandonato la famiglia e non si sa dove sia.
Un giorno uno dei loro vicini sporse una denuncia contro la mamma, rea di picchiarli molto, ed immediatamente ci fu l'intervento del locale servizio di assistenza sociale per verificare la situazione: al suo arrivo la madre disse che, non avendo un lavoro stabile, non aveva il denaro necessario a mantenere i propri figli e non gli interessava se gli venivano tolti perchè erano disobbedienti ed era stanca di prendersene cura in quanto, a suo dire, le davano soltanto fastidio. Subito dopo questo fatto, scappò via senza lasciare traccia, abbandonando così i due fratelli.
Nell'occasione alcuni vicini di casa vennero intervistati e denunciarono il fatto che la madre maltrattava i bambini colpedoli con un tubo dell'acqua, castigandoli e gridandogli contro.
Durante l'ispezione dell'abitazione in cui vivevano, i due fratellini furono trovati in condizione di totale trascuratezza: indossavano abiti sporchi ed erano scalzi. Quando vennero affidati ai servizi sociali, al più grande vennero trovati degli ematomi e, sulla mano, i segni di un'ustione da olio caldo mentre il più piccolo portava sulla schiena segni evidenti di cinghiate.
In un successivo incontro con il psicologo, il fratello maggiore dichiarò che sua mamma si ubriacava, li picchiava con una corda o con una cintura perchè non la ascoltavano e non voleva che andassero a scuola. Affermò inoltre che gli rubava dei soldi per andare in un internet point con il fratellino e che anche delle sorelle più grandi, che non abitavano con loro, li picchiavano. Il più piccolo confermò quanto detto dal fratello aggiungendo che preferiva vivere in un'orfanotrofio piuttosto che con la madre.
La storia si conclude con la decisione di trasferirli in un hogar in quanto non hanno nessuno su cui contare e sono fortemente a rischio: soltanto qui potranno trovare stabilità e qualcuno che li possa seguire nella loro crescita.
Questa storia mi ha lasciato senza parole ma mi dà lo stimolo di agire sempre di più per il bene di questi ragazzi: ne hanno bisogno!
Har baje

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