Nell'ultimo post ho accennato quanto sia importante esserci per questi bambini: cerco di stare in loro compagnia il più possibile e noto di quanto hanno bisogno di qualcuno che condivida il tempo con loro giocando e chiacchierando, che si interessi di come stiano e cosa stiano facendo, che li consoli quando piangono o li coccoli.
Quando vedo qualcuno un po' in disparte, mi avvicino e cerco di attaccar bottone in qualche modo: una volta è successo che un bambino si era isolato e non ne conoscevo il nome, mi è bastato chiederglielo perchè un sorriso si stampasse sul suo volto!
Una delle maggiori difficoltà è quella di stare un po' con tutti: attualmente ci sono 76 bambini, spero capiate che non sia proprio semplice!
Capita a volte che qualcuno, soprattutto i più piccoli, non mi mollino facilmente e non mi va di allontanarli o di dirgli che voglio andare dagli altri: se si sono avvicinati è perchè in quel momento hanno bisogno di qualcuno di più grande che stia con loro, non importa come... Ed è in questi momenti che capisco l'importanza della presenza come valore: anche il solo pranzare con loro assume un significato diverso, oltre ad essere un'occasione di conoscenza e condivisione reciproca.
Più i giorni passano, più osservo che per loro la cosa più importante è quella di essere valorizzati e di dargli l'importanza che meritano: vi faccio un piccolo esempio che può aiutare a capire. Ieri è stato il compleanno di Jesus: poiché mi hanno incaricato di occuparmene, prima di cenare ho preparato un sacchetto con qualche caramella e dei leccalecca e gliel'ho consegnato davanti a tutti, facendogli gli auguri e cantando poi tutti insieme “Buon compleanno”: mi ha abbracciato forte forte e potevo scorgere la gioia nei suoi occhi. Un'emozione indescrivibile!
Har baje
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