Grazie ai discreti risultati ottenuti nel 2013, in cui nonostante la poca attenzione dedicata si sono ottenuti peperoni, radicchio, cetrioli e yuca (una specie di tubero allungato), in queste prime settimane ho voluto riprendere l'idea ed assieme ai ragazzi più grandi sto sistemando l'area che sarà adibita ad orto: è la prima volta che mi cimento in questo per cui sto prendendo spunto da libri in materia e dai preziosi consigli di parenti e del personale dell'hogar, che ringrazio di cuore per la pazienza. L'idea è di procedere per piccoli passi nel realizzare la cosa, iniziando e terminando prima da una parte per poi cominciare da un'altra.
Successivamente, chiedendo consiglio a don Claudio e a don Eliseo, abbiamo indirizzato i nostri sforzi su un area soleggiata e lontana dagli alberi di mandarini e limoni presenti: con picconi, zappe, pale e rastrelli abbiamo tolto le erbacce e le loro radici e rivoltato la terra per una profondità di circa 30/ 40 centimetri, dandoci cambi regolari visto lo sforzo ed il caldo afoso di questi giorni, e rimosso mattoni, pietre e rami che trovavamo in corso d'opera. Qui nei primi giorni della prossima settimana provvederemo a piantare la yuca, pianta che necessita di molto sole, e devo ringraziare don Eliseu che ha provveduto a fornirmi i rametti da interrare.
Un piccolo obiettivo è già stato raggiunto e devo dire che, se da un lato mi ha stupito, dall'altro mi dà la carica giusta per continuare con maggior convinzione: all'inizio ho dovuto scegliere 4 ragazzi con cui iniziare, ora all'incirca una quindicina si sono offerti spontaneamente, tutti entusiasti dell'idea di poter coltivare qualcosa con le loro mani! Spetta a me non far venire meno questo loro interesse ed ho apprezzato la bellezza e l'importanza di chiaccherare e scherzare con ciascuno di loro durante il lavoro, cogliendo così anche l'occasione per poterli conoscere di più.
Har baje
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