Da circa un mese mi trovo a fare un'ora
di educazione fisica con i ragazzi: chi l'avrebbe mai detto! In
questo modo, oltre a tenermi in forma (anche se non stando mai con le
mani in mano non mi servirebbe), ho la possibilità di conoscere
meglio i bambini in quanto lavoro a rotazione solamente con piccoli
gruppi, che coincidono con i vari saloni di studio in cui sono divisi
a seconda della classe scolastica che frequentano: così facendo alla
fine della settimana riesco a stare un po' con tutti.
Sfruttando la
mia passione per la corsa e memore di alcuni esercizi che mi hanno
insegnato per migliorarla, cerco di adattare la cosa in base all'età
ed alla classe frequentata dai ragazzi e, in linea generale, il mio
programma si basa su 20 minuti scarsi di esercizi per i muscoli e la
schiena, 10 minuti circa di corsa e poi gioco con la palla,
possibilmente che sia diverso dal calcio visto che ci giocano sempre
e porterebbe ad escludere un po' le bambine.
Le difficoltà non mancano: dover
spiegare i vari esercizi in una lingua di cui non ho ancora la
padronanza non è stato affatto semplice; alcuni non vogliono fare
questo esercizio ed altri non ne vogliono sapere di quell'altro;
alcuni cercano tutti i modi di evitare di fare quanto gli chiedo
mentre altri si lamentano che l'esercizio non gli piace; c'è chi non
ascolta e chi vuole fare soltanto di testa sua; c'è chi si prende in giro e
chi se le dà di santa ragione... insomma di tutto un po'! Fortuna
che gli educatori del salone mi danno una mano!
Spesso capita che qualche bambino si
allontana dal campo e dagli altri: in quel momento lascio gli altri e
vado da lui, per capirne il motivo e per invitarlo a ritornare,
facendogli capire che se c'è qualcosa che non va io ci sono. Molte
volte l'esito è positivo e mi fa venire in mente quel passo del
Vangelo in cui si racconta del buon Pastore che lascia le sue pecore
nel recinto per cercare quella smarrita.
Nonostante le arrabbiature, cerco di
non mancare mai a questo appuntamento: i bambini aspettano con
trepidazione il giorno in cui hanno educazione fisica perchè possono
stare un po' con me, come tradire questo loro desiderio? E vederli
belli sorridenti al termine è la più bella ricompensa che ci sia e mi ripaga di tutto,
anche se in precedenza mi avevano fatto “dannare” per spingerli a
giocare a qualcosa di cui non ne volevano affatto sapere ed alla
fine mi tocca letteralmente trascinarli fuori dal campo.
Har baje
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