Non me lo sarei mai immaginato ed è bello essere sorpresi dall'apprendere quante persone si sono affezionate alla mia esperienza e soprattutto ai ragazzi, cercando di aiutarli in qualsiasi forma.
Durante il mio periodo di "vacanza" in Italia ho cercato e voluto andare a trovare i vari gruppi che mi sostengono o meglio ci appoggiano visto che non sono io il destinatario dei loro sforzi bensì i fanciulli ospitati nell'hogar: posso dire di avere la fortuna di essere il braccio che riesce a realizzare i loro sacrifici e le loro intenzioni di aiutare chi è più sfortunato. Perchè l'ho fatto? Non potevo certo pensare di restare tranquillo a riposare ed a ricaricare le pile in vista di quanto mi aspetta a Santa Cruz perchè credo che era cosa utile e doverosa andare a ringraziare di cuore chi si prodiga così tanto per noi, avendo così la possibilità di conoscerli per uno scambio di idee che arrichisce sempre e poterci parlare finalmente di persona perchè spesso le nuove forme di comunicazione tecnologiche non permettono di dire tutto quello che si vorrebbe.
Ho avuto la gioia di incontrare nuova gente e di scoprire quanto in gamba sia, con cui è davvero stato piacevole fare una chiaccherata, e di rivedere vecchi amici: ho ricevuto una bella carica di energia! L'unica nota negativa è stata quella di non essere riuscito a fare visita a tutti coloro che hanno preso a cuore i ragazzi che mi sono stati affidati: il tempo non mi è stato amico e vorrei scusarmi con ciascuno di loro, spero davvero di poter riparare la prossima volta che rientrerò in Italia.
Un grazie a chi mi ha chiamato e mi ha spronato a conoscere realtà che ci sostengono o a parlare ai giovani: mi ha permesso di raccontare quello che faccio tentando di instillare il significato di donarsi, di mettersi in gioco per qualcosa in cui si crede oppure cercando di far capire che al mondo c'è chi è più sfortunato di noi.
Quello che più mi ha sorpreso è il numero di quanti ci aiutano e la convinzione e l'entusiamo che mettono nel farlo perchè hanno veramente preso a cuore i piccoli ospiti dell'hogar senza che io lo chiedessi, anzi non sono mancate le volte in cui hanno preso l'iniziativa a mia insaputa. Non faccio distinzioni perchè ciascuno di loro contribuisce per quanto può e nella misura che gli è possibile: incontrandoli ho capito che lo fanno col cuore e questo è la cosa che più mi importa.
Tutti coloro che ho potuto vedere mi hanno dato una gran forza e fatto capire che non sono solo, c'è più di qualcuno che mi sostiene e mi lusinga il fatto di essere "il loro punto di riferimento", come mi è stato detto in qualche occasione, inteso però come lo strumento con cui le loro intenzioni di fare del bene possono diventare realtà.
Grazie ancora a tutti per quanto mi avete dato nelle occasioni in cui ci siano ritrovati a parlare ed a conoscerci: continuate così che siete veramente forti!
Har baje
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