Già prima di venire qui in hogar avevo
l'abitudine ad usare e sfruttare al massimo quanto avevo a
disposizione, ora questa tendenza è diventata la regola visto che
non ci sono molti soldi e quindi bisogna spenderli in modo oculato.
A dir il vero è anche grazie ai
ragazzi che mi sono reso conto dell'importanza di riutilizzare quanto
a disposizione, basta usare l'ingegno: usano il cartone o le
bottiglie di plastica vuote per fare dei lavoretti e trasformano
pezzi di legno, fili e pezzi di stoffe in giocattoli con cui passare
il tempo libero. Anche i palloni da calcio vengono riciclati: se sono
di cuoio e hanno perso qualche pezza, vengono ricuciti nell'attesa di
trovare una camera d'aria da infilarci dentro per ottenerne di
nuovi. Non parliamo poi dell'infradito: finchè non sono
completamente distrutte, si cerca di aggiustarle con chiodini, fili
di ferro, spago e stracci... insomma con tutto ciò che capita a
tiro!
Osservando questo e forte dell'idea che
tutto può servire, ho cominciato a fare di necessità virtù: con le
bottiglie di plastica vuote abbiamo delimitato il campo di pallavolo
mentre con i barattoli del latte in polvere si sono delimitate le
aree adibite ad orto così come dei pali di legno che giacevano
inutilizzati in un angolo.
Spesso con don Claudio vedendo qualcosa
che giace in un angolo mi domando se può servire e lui mi risponde
di sì, magari non subito ma in futuro: ad esempio il ferro che si
trovava inutilizzato in diversi posti dell'hogar è stato utilizzato
in parte per pagare in parte una giostra ed il cancello del parco
mentre il resto lo abbiamo portato da un fabbro per realizzare un
bidone dell'immondizia da collocare fuori del cancello.
A volte poi tocca usare l'ingegno per
trovare una soluzione che implichi il minor costo possibile: con mia
soddisfazione è il caso del passaggio pedonale che abbiamo
realizzato lungo l'entrata allagata per passare all'asciutto usando
dei sacchi di iuta, riempiti con la sabbia che praticamente qui si
trova dappertutto, e dei tronchi di alberi tagliati perchè per le
forti pioggie e per il terreno fangoso stavano per cadere. Ora che
l'acqua si sta ritirando a poco a poco ecco una nuova trovata: visto
che qui i pneumatici usati li buttano per la strada, li stiamo
raccogliendo per poi interrarli nell'ingresso, riempiendoli di
calcinacci, in modo che i veicoli non corrano il rischio di
impantanarsi.
Cerchiamo sempre di non buttare via
niente: anche i più piccoli pezzi di tavola di legno possono
servire. Le assi che compongono le casse che contengono i pomodori
vengono impiegati per riparare le sedie e gli sgabelli del refettorio
e dei vari saloni di studio e, di recente, dopo aver imbiancato la
sala da pranzo dei ragazzi si è provveduto a mettere tutto il legno
possibile lungo i muri ad altezza di porte, sedie e tavoli per
evitare di graffiare, sporcare o ammaccare le pareti. Di recente è
venuto buono anche l'involucro della memoria centrale di un computer:
visto che è fatto di metallo, abbiamo pensato di convertirlo in una
specie di porta che protegga il pannello elettrico dei dormitori
dalle mani dei ragazzi.
Il fatto che si riesca molte volte a
riutilizzare una cosa per altri scopi a volte mi fa indugiare su
quanto si sta per buttare: e se potesse servire in qualche modo? Ho
imparato infatti che con un po' di inventiva persino l'oggetto più
banale potrebbe essere usato per una diversa finalità: ad esempio le
bottiglie di vetro servono come mattarello per fare l'impasto delle
empanadas, quante parole ho preso perchè le avevo buttate via! Certo
non tutto si può recuperare ma ho capito che ciò che conta è non
sprecare e sfruttare al massimo quanto si ha a disposizione,
abbassando così eventuali costi da sostenere e mettendoci anche un
po' di fantasia.
Har baje
Nessun commento:
Posta un commento