Dopo qualche giorno di freddo, oggi finalmente è tornato il sole e il caldo: l'alternarsi tra temperature alte e basse, anche con notevoli sbalzi termici, è caratteristica del periodo che coincide con la stagione invernale. Eh sì, perchè mentre in Italia è (o dovrebbe essere, stando alle notizie che mi arrivano) estate qui siamo in inverno, che praticamente ha mandato in frantumi la mia convinzione di trovarmi in un paese tropicale, dove fa sempre caldo e non avrei mai avuto la preoccupazione di sapere come scaldarmi.
Come accennato in un'altra occasione, la stagione fredda non è paragonabile a quella italiana: la temperatura media si aggira sui 24/25 gradi con punte sui 30 ma ci sono periodi, che vanno da pochi giorni ad una settimana circa, in cui le minime si aggirano sui 7/8 gradi e non si va sopra i 15. Niente in confronto agli inverni padani ma posso testimoniarvi che in quei giorni, caratterizzati dal soffiare del sur (vento freddo proveniente dalla Patagonia) e dalla forte umidità che penetra attraverso i numerosi spifferi presenti nelle porte e nelle finestre e dal cielo sempre coperto, c'è davvero da battere i denti! Se poi piove o c'è il chilci (una piogerellina leggera e continua) è ancora peggio! I boliviani poi non sono molto predisposti al freddo: se il termometro segnala 18 gradi, sono già pronti a mettersi il maglione perchè, a loro dire, si gela!
Non avendo il riscaldamento, ci si veste a cipolla ponendosi più capi pesanti possibili, uno sopra l'alto: a volte i bambini non hanno di che coprirsi per cui si va nel magazzino e gli si dà qualcosa con cui ripararsi dal freddo. Non nascondo che, vedendo i più grandi tremare, ho dato loro qualche mia felpa o giacca: se sono lì inutilizzate, meglio condividerle con loro che ne faranno sicuramente un buon uso! In quei giorni poi la notte ci si avvinghia tra due coperte e si dorme anche con quanto si ha indossato nella giornata, sperando di potersi scaldare un poco.
A chi mi chiede del motivo per cui non siamo dotati di un impianto di riscaldamento posso rispondere che non vale la pena farlo ed è meglio destinare il denaro ad altri scopi: realizzzarlo sarebbe visto dai più come un lusso, quando la maggioranza delle case ne è sprovvista, ed inoltre il freddo dura solo pochi giorni e, nell'anno, difficilmente supera complessivamente il mese. Il vero problema è invece il grande sbalzo termico che si verifica in questa stagione: se un giorno si arriva a 30 gradi, l'indomani ci si può svegliare con una minima di 8 e pioggia e, dopo un paio di giornate in cui a malapena il termometro raggiunge i 15, ecco che si ritorna sopra i 20 gradi. Praticamente, se comincia a soffiare il sur, nel giro di circa 8 ore le temperature si abbassano di 8/10 gradi e, allo stesso modo, si rialzano sottoponendo il nostro corpo a dura prova: spesso i ragazzi si beccano il raffreddore, gli fa male la gola o la pancia, hanno la febbre ed anch'io ho avuto i miei bei problemi!
Nei giorni di freddo, i bambini non si lavano: l'acqua non è riscaldata e lavarsi con quella gelida potrebbe farli ammalare. Io, invece, ho questo privilegio, di cui a volte mi vergogno, perchè dei fili elettrici mi scaldano la doccia: devo però farmela entro le 6 di sera altrimenti è troppo tardi e rischio di gelarmi!
Non potendo uscire e non avendo uno spazio abbastanza grande per farli stare tutti insieme, i ragazzi giocano nei corridoi dei due dormitori o si guarda la televisione in un'unica stanza: la gioia più grande è poi quando si riesce a mangiare qualcosa di caldo, che scalda lo stomaco e mette sempre di buon umore. Si passa il tempo condividendo e cercando di divertirsi: è l'unica ricetta per dimenticarsi per un po' del brutto tempo e per trovare di che sorridere, nell'attesa che il sole torni a scaldare.
Har baje
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