Lo ammetto: in questi giorni mi coccolo
e “vizio” i ragazzi che sono dovuti rimanere in hogar durante le
vacanze visto che non hanno nessuno che li può tenere con sé per
qualche giorno. Spinto dalla voglia di fargli passare qualche momento
piacevole ed indimenticabile, ecco che martedì mi sono cimentato in
cucina con un piatto semplice da fare e che è uno dei miei
preferiti: gli gnocchi!
Quando mi è venuto questo lampo di
genio non ero molto sicuro sulla sua reale fattibilità: avevo
provato solo una volta a farli ed il risultato non era stato un
granchè ma il desiderio di far mangiare ai ragazzi qualcosa di
diverso dal solito mi ha spinto a tentare la cosa.
Martedì pomeriggio eccomi in cucina ed
i ragazzi erano pronti a darmi una mano: gli gnocchi sarebbero stati
serviti a cena ed erano l'ideale per vincere il freddo di questi
giorni. Dopo aver riadattato una ricetta trovata in internet,
comincio a preparare la salsa con cui accompagnare il piatto e a fare
l'impasto: dopo aver aggiunto le uova, cominciavo ad essere perplesso
e preso dallo sconforto visto che era molliccio e appiccicoso! Per
fortuna non mi sono fatto prendere dal panico e, aggiungendo farina,
ho cominciato a fare dei serpentoni e tagliare gli gnocchi insegnando
ai miei piccoli aiutanti come procedere: ben presto ci siamo accorti
che eravamo troppo pochi e la massa preparata era molta, visto che
eravamo una quarantina a mangiare ed avevamo impiegato 10 chili di
patate, per cui siamo stati costretti a chiamare i rinforzi! Sono
venuti altri 5 ragazzi a darci man forte e, spiegato cosa dovevano
fare, mi accingo a cucinare i primi gnocchi cercando
contemporaneamente di spiegargli cosa sono visto che non ne avevano
mai sentito parlare. Una volta ultimati i primi piatti, ecco un altro
problema: l'orario della cena è da spostare di circa una quarantina
di minuti perchè la preparazione e la cottura procedono a rilento,
mi ero sbagliato coi tempi iniziando troppo tardi! L'importante era
non perdere la calma e tutto sarebbe andato per il meglio, come lo è
stato efffettivamente.
I bambini sono stati pazienti e penso
che la loro attesa non sia stata vana: quando ci siamo trovati a
tavola, hanno letteralmente spazzolato i piatti e devo ammettere che
il risultato di quanto cucinato era buono! Gli gnocchi li avevano
riempiti e gli sono piaciuti un sacco: non vi dico quanti abbracci ho
ricevuto e quanti volti e sorrisi carichi di gioia e soddisfazione ho
visto, non poteva esserci una ricompensa migliore per premiare i miei sforzi in
cucina!
Har baje
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