sabato 28 gennaio 2023

Perchè?

L'altro giorno ci sono passato di fianco e mi sono venuti i brividi: l'avevo visto di sfuggita in diverse occasioni mentre guidavo e già avevo avvertito il senso di gravità del fatto ma ora, lì a due metri, mi ha davvero scosso vedere quello che restava della sede del ministero delle finanze a Santa Cruz, a seguito delle violenze seguite all'arresto del presidente della regione per i fatti che avevano portato alla fuga nel 2019 dell'allora capo dello Stato Morales per brogli elettorali. Era tutto bruciato, non era rimasto nulla di integro, e la prima cosa che mi è venuta in mente è di ritrovarmi nel bel mezzo di uno scenario di guerra.
Colpisce il fatto che siamo a pochi passi dal Cristo Redentor, uno dei simboli della città, dove la popolazione si è concentrata nei giorni di sciopero e centro di una vera e propria guerriglia tra manifestanti e polizia negli ultimi giorni del 2022: a testimoniarlo sono i segni ancora visibili nell'asfalto dei pneumatici bruciati in quell'occasione. Ero incredulo per quanto era davanti ai miei occhi, stentavo a crederci mentre nella mia testa rimbombava la domanda “perchè?”.
E' lo stesso interrogativo che due ragazze mi hanno subito posto non appena hanno notato quella scena di distruzione mentre andavamo in centro. Difficile trovare una spiegazione ad un simile atto di violenza, gli ho portato l'esempio di quando al centro capita che, per un qualsiasi motivo, nei ragazzi scoppia una scintilla che scatena una rabbia incontrollabile che li porta a rompere quanto hanno a portata di mano ma capisco che ciò non le basta come risposta. 
“Marco, ma non stiamo parlando di bambini ma di gente adulta! Com'è possibile che sia capitato questo, non si rendono conto che questo è sbagliato, perchè prendersela con le cose?”. Hanno ragione, è più semplice trovare un motivo quando si tratta dei fanciulli che seguo in quanto in quei momenti il dolore, la frustazione e la rabbia per quanto le è toccato vivere in prima persona trovano sfogo ma quando si parla di persone più grandi la risposta è più complicata ed ammetto che mi sono sentito e tuttora mi sento in difficoltà a dare una chiave di lettura a quanto hanno visto. Le spiego che a volte il ritrovarsi davanti a qualcosa di inaspettato ti spiazza, specie se non si ha la benchè minima idea di cosa potrà succedere dopo, o il sentirsi impotenti dopo l'ennesima ingiustizia subita, dopo uno sciopero che non ha portato a nulla di quanto sperato e con un presidente trattato come il peggior criminale al mondo, o il soccombere alla paura perchè tutte le certezze in quel momento sono franate può tradursi in rabbia e nella voglia di prendersela con qualcosa o chi rappresenta il colpevole di quella situazione. Non lo approvo poichè credo che per quanto giusto sia protestare quando si usa la violenza si passa direttamente dalla parte del torto ma cerco almeno di capire cosa ci può essere dietro a certi gesti. 
Purtroppo le mie parole non hanno convinto del tutto le due giovani, che sono rimaste perplesse, ma sentirle dire che per loro è assurdo arrivare a bruciare un edificio per protesta e che ci sono altri modi per far sentire la propria voce mi solleva, è musica per le mie orecchie: mi infonde fiducia nella loro generazione, forse sarà capace di cambiare il mondo e ne sono convinto perchè quanto ho ascoltato viene da chi purtroppo ha sperimentato il male nella sua giovane vita e per questo le vuole dare una nuova direzione costi quel che costi.
Har baje

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