sabato 30 aprile 2022

Giornate piene

Sono passate quasi tre settimane da quando ho terminato l'isolamento precauzionale e devo dire che sono state intense in tutti i sensi!
Mi sono guardato intorno e continuo ad ascoltare i racconti di quanto successo in mia assenza perchè mi permette di sapere da dove iniziare e fissare delle priorità: c'era da cominciare col catechismo, l'orto da far ripartire, riportare le pecore a pascolare, tagliare i capelli ai ragazzi e riprendere confidenza con la manutenzione della struttura. Proprio quest'ultima mi ha dato più di qualche grattacapo visto che da più di due mesi manca un tuttofare: quello che c'era al momento del mio ritorno in Italia era stato allontanato e per questo i problemi sono andati accumulandosi nel tempo. Complice una mia recente operazione all'ernia non posso fare sforzi per cui i primi giorni li li ho dedicati a risolvere gli inconvenienti al sistema elettrico (e qui devo ringraziare quei sei mesi dell'anno scorso in cui mancava una figura dedicata alle varie riparazioni di cui il centro necessitava ed ho dovuto imparare ad arrangiarmi in qualche modo) ed a pulire il deposito degli attrezzi che versava in brutte condizioni. 
Ho constatato pure che la camionetta bianca non ne voleva sapere di funzionare ed ora sto aspettando che il meccanico me la riporti funzionante, sperando che il conto non sia salato, e che i pozzi neri erano strapieni e dovevano essere svuotati: come inizio non era male! Fortuna che non mi sono fatto prendere dal panico, so che a poco a poco le cose si sistemeranno anche grazie a Daniel, il nuovo tuttofare che da un paio di settimane sta lavorando con noi: è capace ed è una persona veramente in gamba! La sua presenza mi conforta e mi dà forza visto che gli imprevisti non mancano tra perdite d'acqua, il fatto che entrambe macchine per tagliare l'erba siano andate fuori uso per un cattivo uso fatto nei mesi passati, i bomboloni del gas sono vuoti e c'è da aspettare un bel po' per vederseli riempiere: so che non sono solo ed anche i ragazzi, nel loro piccolo, sono sempre disposti a darmi una mano!
I primi giorni poi sono stati caratterizzati dalla Settimana Santa, che ho vissuto per la prima volta come accolito e questa nuova veste ha fatto sì che Liliana si affidasse a me ancora di più per tutto ciò che riguarda l'ambito spirituale: la cosa non mi spaventa, visto che si tratta di qualcosa che già facevo in passato, anzi mi riempie di entusiasmo e mi spinge a cercare di dare il meglio di me sotto questo aspetto! 
Al di là di tutto ciò ci sono i ragazzi, il vero motivo per cui sono qui: sto conoscendo i nuovi e riallacciando i rapporti con chi è rimasto, partendo da dove c'eravamo lasciati. Ci sono momenti belli in cui giochiamo, scherziamo e altri meno, in cui mi ritrovo a rimproverarli ma so che fa parte della realtà del centro. Mi raccontano di chi si è comportato male in mia assenza ma non ci dò molto peso, nonostante quanto sto ascoltando mi sta facendo male: non mi va di giudicarlo in quanto non ero presente e voglio ripartire da oggi, dal presente e lasciare il resto alle spalle perchè il mio cammino assieme a ciascuno di loro ricomincia da qui, dopo quasi quattro mesi di assenza. Quanto è passato quando non c'ero lo lascio da parte, probabilmente mi sarà utile in futuro per avere una chiave di lettura di alcuni eventi futuri ma non deve influenzarmi: si riparte con la promessa di passare più tempo con loro, per poter così continuare a crescere insieme.
Har baje

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