lunedì 18 aprile 2022

Il sepolcro

Finalmente i primi giorni coi ragazzi sono arrivati! Sono preziosi perchè mi permette di riallacciare i contatti con chi è rimasto e conoscere i nuovi; sono speciali visto che arrivano giusto in piena Settimana Santa, la prima che vivo dopo essere diventato accolito.
La prima cosa che mi balza agli occhi è l'età media che si è notevolmente abbassata, ci sono tanti piccoli per cui bisogna reinventarsi la Via Crucis del Venerdì Santo: non ci sono alternative in quanto mi sono proposto di far in modo che a tutti rimanesse qualcosa in testa. Sfruttando anche il fatto che durante  i mesi della mia assenza ci sono stati purtroppo alcuni casi di brutta condotta, ecco l'idea: adattare ogni stazione alla realtà che vivo, per rendere più attuale il messaggio che vorrei dare, che terminerà con la consegna di un piccolo sasso ad un gruppo di fanciulli che sono invitati a portarlo con sé fino all'ultima tappa del percorso. Non gli svelo la ragione del gesto, questo lo capiranno soltanto alla fine. 
All'ultimo episodio collegato alla Passione di Gesù ci ritroviamo in cappella, dove davanti all'altare è posta una ricostruzione del Santo Sepolcro in miniatura, realizzata da Don Eliseo che devo ringraziare di cuore. Spiego loro che dovranno riporre quel piccolo ciottolo che si ritrovano in mano davanti all'uscio di quella tomba: vedo i loro volti sorpresi dicendo loro che quello che gli è stato consegnato ed hanno portato con sé rappresenta qualcosa che hanno fatto di male ed è il motivo per cui Gesù ha percorso quel cammino fatto di dolore, l'ha fatto per ciascuno di loro senza esitare perchè per Lui siamo importanti e ci vuole bene così come siamo.
Una volta che tutti hanno collocato il proprio sasso gli dico che a volte non ci rendiamo conto di fare delle cose brutte oppure non ne diamo il giusto peso o le commettiamo per raggiungere i nostri interessi ma alla lunga questo ci porta a coprire, a non vedere la parte buona della nostra vita: è in quel momento che gli mostro una pietra più grande e la ripongo in modo che chiuda il sepolcro. Dovreste aver visto la loro faccia: sono rimasti letteralmente a bocca aperta! Continuo rassicurandoli che non tutto è perduto: c'è Qualcuno che lotta per noi affinchè quel male non ci possa sopraffare e con una forza incredibile riesce a rompere anche quel macigno che avevo posto nella miniatura davanti di loro. Perchè lo ha fatto e lo fa ancora oggi? Per amore, che è eterno e niente può scalfire, nemmeno il male peggiore: l'unica cosa che devono fare è afferrarsi alla parte buona che è in loro, un regalo che viene dal Cielo, perchè non sono soli e cercare di non farsi travolgere dal loro passato fatto di dolore. C'è sempre una speranza anche quando tutt'intorno è buio ed è quella di cui abbiamo notizia a Pasqua: questo ci deve dare la forza per andare oltre, non siamo ancora spacciati! 
Mi chiedo se in questo modo sia riuscito a trasmettere qualcosa ai ragazzi, lo spero perchè è difficile riuscire a farlo quando te ne ritrovi davanti una sessantina che ha un'età che va dai 3 ai 18 anni ma credo molto che si possa seminare qualcosa anche attraverso i gesti: hanno il potere di spiegare più di mille parole e col tempo so che potranno dare frutto.
Har baje

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