Come festeggiamo gli anni dei ragazzi? Non è una cosa
semplice, impensabile pensare di fare una festa per ciascuno di loro visto che
sono 66 e le scarse disponibilità economiche… Quel che si cerca è fargli
sentire il nostro affetto in un giorno così importante per loro.
Per quanto mi riguarda il giorno del loro compleanno li
aspetto vicino alla porta in attesa che finiscano la colazione: appena
intravedo il festeggiato, lo chiamo a me e molte volte accade che arriva un
poco allarmato, forse pensando che abbia scoperto una sua marachella, o con un
sorriso, forse sapendo cosa lo aspetta, e gli faccio gli auguri che sono seguiti
da un grosso abbraccio, da una carezza, da una pacca sulla spalla o da una
stretta di mano a seconda dell’età. E’ un momento tutto mio per esprimergli l’affetto
nei suoi confronti e per farlo sentire speciale, per cui cerco in tutti i modi
che nessuno si avvicini per rovinarlo. Ammetto che la cosa è molto gradita, li
vedo sempre emozionati e felici nel ricevere questo mio gesto.
A mezzogiorno c’è uno spazio speciale riservato a chi compie
gli anni: prima della preghiera, alla fila per entrare a mangiare, lo chiamo
davanti a tutti e, mentre cammina verso di me, tutti lo applaudono. Una volta
giunto a me, oltre ad accoglierlo con un sorriso e rifacendogli gli auguri, gli
consegno un sacchetto contenente dei leccalecca, delle caramelle e uno snack al
cioccolato e poi dirigo gli altri nel cantare la canzone di buon compleanno. Ai
più piccoli la cosa piace, a qualcun dei grandicelli un po’ meno e per questo
motivo mi sto ingegnando di trovare qualcosa di nuovo che gli possa gustare: ad
esempio da quest’anno chi compie 15 anni, oltre alla borsetta di dolciumi,
riceve un pezzo di torta con sopra una candela che dovrà spegnere mentre riceve
l’hip hip urrà dai suoi compagni. La novità ai grandi è piaciuta ed ammetto che
ne sono soddisfatto. Capita a volte che in questo momento devo improvvisare: a
volte c’è chi, emozionato, non vuole farsi vedere da tutti per cui si nasconde
dietro di me oppure chi inizia a piangere perché non è coi suoi cari… In base
ai loro stati d’animo devo capire al volo come comportarmi e cercare di fare il
meglio per il ragazzo.
Ci sono occasioni in cui il festeggiato, nello stesso giorno del
compleanno, riceva il regalo più bello: la visita dei suoi genitori o dei suoi
padrini o della sua famiglia che viene a fargli festa con tanto di torta. Ciò
non mi lascia indifferente e son contento che possa vivere una giornata così
speciale con chi gli vuol bene, che magari non viene a trovarlo ma si è
ricordato di lui proprio nell'anniversario della sua nascita ed è lì in sua
compagnia per celebrarlo!
Come ho accennato, non essendo fattibile una festa per
ciascun ragazzo si opta per farne una più grande ogni due mesi per festeggiare
i nati di quel periodo: gli organizzatori siamo io e tutto il personale, che in
gruppi di tre ci turniamo per realizzarla. Inutile dire che c’è un po’ di
competizione tra noi per vedere chi farà quella più bella, anche se l’intenzione
naturalmente è quella di far passare delle ore di puro divertimento ai ragazzi:
si fanno dei giochi con premi, si balla e si mangia! Si passano giorni per fare
degli addobbi variopinti e spesso ci si fa aiutare dai fanciulli, che non si fanno
pregare due volte. L’attesa per il giorno della festa dei compleanni è vissuta
con frenesia ed eccitazione, accompagnata da tanta curiosità: non si sa mai
cosa ci può aspettare! Anche se tutto è concentrato in circa due ore devo dire
che ne vale sempre la pena: lì si può osservare veramente quanto amore e
dedizione si ha nei confronti dei piccoli ospiti dell’hogar, che possono così
vivere dei momenti molto diversi dalla solita routine quotidiana. La soddisfazione
più grande per gli organizzatori? Vedere i bambini divertirsi e sentire le loro
risate!
Har baje
Bello...è davvero una bella cosa che i bambini e i ragazzi percepiscano di essere tutti importanti...
RispondiEliminaAntonella, san Nicolò, mira