Già con il periodo delle piogge si era presentato il problema dell'ingresso che si era trasformato in un acquitrino, dove trovare un passaggio asciutto per transitare era un'impresa: dopo tre settimane in cui finalmente l'acqua era sparita, la questione è tornata alla ribalta causa due giorni di abbondanti precipitazioni... A questo punto si doveva intervenire anche perchè la presenza di acqua stagnante è l'habitat ideale delle zanzare, portatrici di malattie pericolose come il dengue.
Io e Liliana abbiamo dibattuto a lungo sulle possibili soluzioni: alla fine si opta per il farsi portare pietre e calcinacci o terra, sperando che qualche anima buona le potesse regalare visto i loro costi. In attesa di ciò, si decide di comprare un camion di sabbia e di utilizzare quella che sta nei dintorni dell'ingresso e che forma dei piccoli cumuli: giaceva lì inutilizzata e gratuita, l'unico “inconveniente” implicava un lavoro abbastanza faticoso perchè doveva essere trasportata fino ad una distanza di circa 100 metri e ciò non era fattibile se eravamo in pochi a farlo. Da qui l'idea di chiedere l'aiuto dei ragazzi: visto il loro numero, anche il contributo del più piccolo sarebbe stato prezioso.
Io, invece, mi sono occupato insieme ad un gruppo di ragazzi di caricare la terra nella camionetta e di portarla dove necessario, successivamente mi sono messo a spianarla, a coordinare ed aiutare i più piccoli: ammetto che alla fine ero esausto!
Alle 10 il lavoro era già a buon punto e, vedendo il buon risultato ed i volti sfiniti dei nostri piccoli amici, abbiamo detto loro di tornare all'hogar a riposare ed a bere perchè lo meritavano: poiché erano ancora presenti delle pozze d'acqua ed alcune buche, ho preferito continuare per portarlo a termine. Con mia sorpresa non mi sono ritrovato solo: alcuni ragazzi si sono offerti spontaneamente di aiutarmi perchè volevano essere utili,perchè quello che si stava realizzando era per loro, perchè questa è la loro casa e se c'è qualcosa che va fatto è giusto dare il proprio contributo. Nonostante la fatica cominciasse a sentirsi, abbiamo riempito per altre tre volte la camionetta e le ultime palate di terra le sentivamo sempre più pesanti... Mi sono sentito orgoglioso di loro, sono stati eccezionali anche se alla fine eravamo stremati! La fatica però si è trasformata in soddisfazione nel vedere il risultato finale, perchè è stato possibile con l'aiuto di tutti: ognuno ha dato il contributo senza lamentarsi e questo si è visto con quanto è stato raggiunto. L'unione fa la forza, sempre!
Har baje
Har baje
Com'è adesso |
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L'ingresso:com'era.... |
bravi, veramente tutti bravi!!!
RispondiEliminaAntonella-mira