lunedì 3 febbraio 2014

Incontro degli hogar

Ieri siam andati all'incontro degli hogar al Don Bosco: l'occasione era di ricordare il Santo dei giovani e di stare tutti insieme. Come generalmente capita, qui i nostri bambini possono incontrarsi coi fratelli che si trovano in  altre strutture di accoglienza, si possono salutare vecchie conoscenze e scambiare qualche parola per capire come va. 
Per me era la prima volta che vi partecipavo nel mese di febbraio e devo dire che, come sempre, vedere così tanti ragazzi  e tanta gente che se ne prende cura mi fa provare delle grandi e belle emozioni, nonostante fossi impegnato a vigilare sui miei piccoli. A differenza delle altre volte però sono avvenuti due episodi che mi hanno fatto vivere questa occasione in un modo diverso: la prima riguarda le parole di Priscila, che tra poco compirà 7 anni ed è qui con due sorelle più grandi. Aveva intravisto il fratello di sfuggita e mi afferra per il braccio dicendomi, con una schiettezza e l'innocenza che soltanto una della sua età può avere: ”lì c'è mio fratello, non vedo l'ora di riabbracciarlo e di tornare insieme a casa nostra, perchè non voglio restare più all'hogar, sono stanca di starci”. Parole che mi hanno gelato e a cui non potevo o volevo dare una risposta: in un colpo solo, mi ha confessato il suo desiderio ed il suo vuoto più grandi... Quanto mi ha detto mi ha fatto riflettere che dietro il clima di festa di questi incontri si celano dei piccoli drammi: quello di fratelli che sono stati separati e qui hanno la possibilità di ritrovarsi, di abbracciarsi, di parlarsi, che vorrebbero tornare a vivere insieme ma purtroppo ciò al momento non è possibile e quindi nei loro cuori alberga un po' di malinconia per un passato che almeno per ora non può tornare.
Durante l'esibizione dei balli dei vari hogar arriva il secondo momento che mi ha colpito: mancava poco alla danza dei nostri ragazzi quando Liliana mi si avvicina e mi dice che, quando chiameranno un responsabile dell'hogar per ritirare un premio di partecipazione, andremmo a ritirarlo insieme. L'ho guardata stupito, perchè per me era normale che fosse andata lei visto l'incarico che ricopre, ma ha voluto condividere quel momento con me perchè a suo avviso formiamo un buon team di lavoro e ci appoggiamo a vicenda: è stato un onore e un gesto molto bello da parte sua! E' un segno che sto facendo bene e questo è apprezzato ma non devo dare molto alito a questo, devo continuare così senza indugiare troppo sugli allori!
Nel vedere i nostri ragazzi esibirsi in un ballo sulle note di Thriller di Micheal Jackson mi sono sentito orgoglioso: anche se durante le prove in hogar non mi aveva convinto molto, il vederli impegnarsi fino in fondo e metterci tutto il loro impegno ed entusiasmo mi ha contagiato. Sono stati strepitosi, forse il giudizio potrebbe essere di parte ed è per questo che vi invito a dare un'occhiata al video che trovate in fondo al post: non li trovate bravi?
Har baje




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