Sebbene qui tutti i ragazzi abbiano alle spalle delle storie sfortunate e qualche problema, tra loro c'è chi è messo peggio rispetto agli altri e merita maggior attenzione: è il caso di Pablo.
Pablo è un ragazzo di 15 anni che si muove su una sedia a rotelle ed è stato abbandonato da entrambi i genitori quando aveva appena 3 mesi. Nei primi giorni di vita gli furono diagnosticati la mielomeningocele neonatale e il piede equino e subì un intervento per la prima patologia.
Dopo esser stato ospitato all'hogar Virgen de Fatima fin da piccolo, il 2 dicembre 2005 viene trasferito in questo hogar, dove riceve affetto ed attenzione da tutti, bambini e personale. In tutto questo tempo non ha mai ricevuto alcuna visita da parte di qualche familiare.
La sua storia medica sembra tristemente un bollettino di guerra: nel 2009 gli venne riscontrata una scoliosi neuromuscolare di circa 70 gradi con obliquità pelvica e deformazione della colonna, dovuta alla precedente mielomeningocele. Nel 2009, in uno dei suoi innumerevoli ricoveri, si presentò nel gluteo sinistro un'ulcera da decubito dovuta al fatto che sta permanentemente su una sedia a rotelle.
Nel 2011 cominciò a presentare svariate infezioni alle vie urinarie che si presentano con febbre e perdita di appetito e gli esami gli riscontrarono la vescica neurogenica. Nello stesso anno gli venne diagnosticata una lieve forma di anemia, da cui però attualmente non risulta essere più affetto.
Il medico dell'epoca disse che queste infezioni urinarie si presenteranno in forma permanente e che richiedono un trattamento ospedaliero costante: ad ogni ricovero si deve usare un medicamento diverso e più forte perchè l'organismo di Pablo si presenta resistente ai farmaci già presi in precedenza. E' stato inoltre deciso che deve usare una sonda intermittente 3 o 4 volte al giorno per superare i problemi alla vescica: esisterebbe la possibilità di mettergli una sonda permanente, che eviterebbe forti infezioni e l'aumento delle dimensioni dell'ulcera, ma il ragazzo rifiuta categoricamente di sottoporsi ad un simile intervento.
Nel luglio 2012 gli vennero trovate tracce di sangue nelle urine: quando tutto era pronto per fare un'operazione allo scopo di scoprirne le cause Pablo si rifiutò di farla.
L'anno scorso è stato più all'ospedale che qui: da quando sono all'hogar, posso dire che vi è rimasto soltanto per 3 mesi scarsi. A novembre gli è stato asportato parte dell'osso dell'anca perchè infetto.
In hogar è seguito da Sandra, un'infermiera, che lo assiste anche durante i ricoveri ospedalieri, e gli è stata stata data una stanza adattata alle sue esigenze. Per quanto riguarda la sua istruzione, viste le sue condizioni di salute e grazie alla comprensione della direttrice scolastica e dei professori, studia all'interno della nostra struttura e si reca a scuola soltanto per gli esami di fine trimestre.
Pablo è un ragazzo intelligente, curioso, tranquillo ed a volte cocciuto: negli ultimi tempi però dimostra un comportamento ribelle e villano, rifiutando di prendere le medicine, di lavarsi e non prendendosi cura di sé, arrivando a non cambiarsi per giorni e togliendosi la sonda e rimettendosela senza lavarla, con grossi rischi di infezione. Ciò potrebbe derivare dalla frustrazione per le sue limitazioni fisiche e dal fatto che vede tutti i suoi coetanei andarsene dalla struttura: più volte ha manifestato la volontà di andare via e vorrebbe che qualcuno lo addottasse. Questi suoi desideri purtroppo non si potranno avverare con facilità: più volte è stato riferito alle autorità competenti la situazione del ragazzo, con la richiesta di poterlo trasferire in un centro più adeguato alle sue condizioni, ma non c'è mai stata una risposta. Questo perchè, ed è brutto dirlo, Pablo è un “peso” nel senso che costa troppo: la sanità non è gratuita e va pagato tutto fino all'ultimo centesimo, i suoi farmaci sono sempre più cari, bisogna pagare qualcuno che lo accudisca di notte durante i ricoveri ospedalieri (altrimenti si rischia la denuncia di abbandono di minore), c'è la necessità di un personale medico che lo segua di continuo ed i 1000 boliviani (poco più di 100 euro) annui che lo Stato dà per i suoi problemi di salute bastano a malapena per un mese, se va bene. Pensate che attualmente il ragazzo si trova in ospedale per un'infezione che, per essere debellata, comporta l'assunzione di un farmaco per tre volte al giorno: il suo costo quotidiano si aggira a circa 25 euro e la durata del trattamento è di 2 settimane, fate voi i conti tenendo presente che vanno aggiunte le spese per la degenza!
L'hogar non si è mai tirato indietro e sta facendo ogni sforzo per aiutare Pablo ma ormai siamo al limite: per sostenerlo, nel periodo in cui si trova in ospedale, non c'è l'infermiera che possa seguire i bambini della struttura e si cerca di tagliare qualche costo per far quadrare i conti e la cosa non è semplice! Per tutto questo vorrei creare un fondo da riservare esclusivamente al ragazzo, in modo da non incidere sul bilancio generale: se si arrivasse a 500 euro sarebbe già una gran cosa! Vi chiedo pertanto, ancora una volta, di darmi una mano: se vorrete aiutarmi con un piccolo versamento potete farlo usando le modalità che vi ho indicato in altre occasioni (cliccate qui per visualizzarle).
Io e Pablo vi ringraziamo di cuore, che Dio vi benedica per quanto farete per lui!
Har baje
Missione compiuta! Grazie alla famiglia Gheller ed ai loro amici, ho avuto la fortuna di poter creare il fondo: grazie di cuore a loro ed alla Provvidenza, che ha permesso questo in tempi rapidi! Pablo ed i ragazzi dell'hogar, così come il personale, si aggregano nel ringraziare e vi ricordiamo nelle preghiere serali, per il bel gesto e per l'affetto dimostrato per tutti noi!
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