Rieccomi qua: mi rendo conto che è
passato un po' di tempo dall'ultima volta, mi riprometto di
aggiornare il blog un po' più spesso ma a volte ci sono eventi che prendono il
sopravvento.
La scorsa settimana è stata molto
intensa: a causa delle agitazioni e degli scioperi finalizzati ad
ottenere una riforma della legge pensionistica, i bambini non sono
potuti andare a scuola e dovevamo pensare a come organizzare la loro
giornata, in special modo la mattina quando c'è in servizio una sola
educatrice che di solito si occupa soltanto dei cinque ragazzi più
grandi, che vanno a scuola nel pomeriggio. Non è stato facile
trovare qualche attività da proporre ai ragazzi perchè la pioggia
prima e il freddo poi ci hanno complicato le cose: nonostante tutto
però il bilancio è positivo.
Quando il tempo ce l'ha concesso,
abbiamo cominciato a tagliare i rami degli alberi che si trovavano
sopra il tetto ed a pulire il cortile che sta dietro alle stanze dei
volontari ed agli uffici: i ragazzi più grandi hanno provveduto a
tagliare i rami a colpi di macete mentre gli altri si occupavano dare
una ripulita, rastrellando, portando la legna presso il forno che
abbiamo ed il resto presso un laghetto che si trova all'interno del
terreno di proprietà dell'hogar. Oltre a lavorare coi ragazzi ho
coordinato i lavori, trovandomi ad un certo punto a non averne più:
c'era sempre qualcuno che mi chiamava o per un consiglio o per sapere
cosa fare, chi se la svignava per non lavorare, chi faceva i
capricci, chi si lamentava, chi si mettava a litigare... Ammetto che
in quel momento avrei voluto sparire ma devo dire che con pazienza e
cercando di mantenere la calma, non facendomi sopraffare dalla fretta, dalla stanchezza e dagli eventi, ho saputo gestire abbastanza bene il tutto: i
risultati si sono visti poichè abbiamo finito prima del previsto e
tutto è bello e sistemato.
Ciò mi ha ricordato la parte in cui San
Paolo scrive ai Corinzi dicendo che il corpo è uno solo ed ha molte
membra e tutte le membra del corpo, che sono molte, formano un corpo
solo: anche se veniamo da realtà diverse, abbiamo alle spalle una
storia differente gli uni dagli altri, parliamo lingue diverse,
abbiamo idee differenti, non ci capiamo, ci arrabbiamo e litighiamo
qui all'hogar siamo un'unica grande famiglia, in cui ciascuno dà il proprio contributo, nei tempi e nei modi
che più gli si addicono, mettendo a disposizione i
propri doni senza chiedere nulla in cambio. Sta a me ed a tutto il
personale dell'hogar capire cosa un ragazzo sa fare meglio per far emergere le sue potenzialità: la difficoltà è nel numero dei
bambini (ora sono 76) ma, facendo gioco di squadra, la cosa è
fattibile soprattutto se abbiamo a cuore il loro futuro.
Un corpo solo e tante membra: mi viene da pensare alla mia situazione attuale, alla mia fortuna di essere strumento di quanto il Signore mi chiede, grazie anche all'appoggio che in molti mi stanno dando. In questi giorni sono anche il braccio, la mano che trasforma le offerte ed i sacrifici di qualcuno in qualcosa che possa aiutare la crescita di questi bambini: di recente ho potuto acquistare tre computer per aiutarli nello studio grazie agli amici del Mercatino dell'Usato ed alla Caritas parrocchiale del mio paese. Penso che chi mi sta sostenendo nei modi più diversi è il cuore che mi permette di vivere quest'avventura e che cerco di alimentare, facendolo partecipe in qualche modo con questo blog di quello che sto facendo. Grazie a tutti!
Har baje
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