A differenza dell'Italia e del resto
del mondo, in Bolivia la festa della mamma ha una data fissa e
ricorre oggi: questo in onore delle eroine “de la Coronilla”, che
combatterono contro gli spagnoli per l'indipendenza il 27 maggio
1812.
Le cronache del tempo raccontano che il
generale Goyeneche, inviato dalla corona spagnola per soffocare le
rivolte e dopo aver sconfitto per ben due volte l'esercito delle
valli attorno a Cochabamba, si trovò a fronteggiare un'ultima armata
costituita da donne coi loro bambini e da anziani, comandata da
Josefa Manuela Gandarillas, una donna cieca di 60 anni. Questo
esercito, armato di pali, pentole e altre armi di piccole dimensioni,
si appostò sulla collina di San Sebastian e si scontrò con
l'esercito spagnolo il 27 maggio 1812: fu un massacro e centinaia di
donne trovarono la morte.
Nonostante ci sia questo triste
avvenimento alla base della giornata, la festa della mamma assomiglia
molto al nostro modo di viverla: nelle scuole vengono organizzati
concerti e recite così come nei vari locali e si assiste alla
commercializzazione dell'evento, col moltiplicarsi di bancarelle ed
offerte per fare un presente alla propria madre.
Per l'occasione, su precisa
disposizione della municipalità di Warnes (alla cui giurisdizione è
sottoposto l'hogar), è stato stabilito che le mamme lavoratrici
faranno soltanto mezza giornata, in modo da stare coi
loro figli: è una bella cosa che però va a cozzare con quelle
situazioni di disagio e violenza familiare in cui la madre purtroppo
risulta esserne la causa.
Un augurio a tutte le mamme, boliviane
e non!
Har baje
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