Condividere diventa molto più semplice
quando si ha a che fare con momenti belli, diventa un po' più
difficile quando ci si trova davanti a momenti più o meno brutti ma
ciò rafforza maggiormente i legami che ci uniscono: l'ho
sperimentato venerdì con due episodi che vi voglio raccontare.
Il primo riguarda Brigitte, una bambina
di 9 anni molto vivace: mentre stavo facendo educazione fisica con un
gruppo di ragazzi, di cui non faceva parte, la vedo entrare nel campo
di gioco e venire verso di me. All'inizio non mi ero accorto di nulla
ma, man mano che si avvicinava, mi accorsi che stava piangendo e,
arrivata vicino a me, mi abbraccia e singhiozzando mi dice che gli fa
molto male il piede. Poichè era l'imbrunire, la prendo in braccio e
la porto sotto la luce di un lampione per verificare dove le doleva:
accertata la cosa, la consolo, la porto in braccio all'infermeria e
poi vado a chiamare Veronica, una ragazza che vive in hogar, per
medicarla. La cosa che mi ha più colpito è che Brigitte, nonostante
il dolore che provava, non ha detto nulla al suo educatore o a
qualunque altro ed è venuta a cercarmi, nonostante mi conosca da
appena tre mesi, per essere curata!
Il secondo episodio è avvenuto lo
stesso giorno e, per uno scherzo del destino, subito dopo il primo:
entro in infermeria e vedo Jocelyn, una ragazza di 12 anni entrata da
poco in hogar, piangere e gridare dal dolore. Veronica mi informa che
la piccola ha una grossa spina conficcata nel mignolo ed è
necessario toglierla per evitare l'infezione, ma la piccola è
talmente agitata e in preda alla paura che la cosa non è semplice:
allora mi inginocchio davanti a lei e cerco di tranquilizzarla, di
farla respirare a fondo e dicendole che è necessario toglierle la
spina e che, nel caso avvertisse dolore durante l'operazione, mi deve
stringere forte la mano con cui tengo la sua. Non è stata una cosa
semplice: Jocelyn si dimenava, tremava e urlava talmente forte da
riempire il mio cuore di una tristezza indescrivibile e di un senso
di impotenza... Mi veniva da piangere per lei! A darci man forte è
arrivata Patricia, un'educatrice, e dopo attimi che sembravano
interminabili la spina era tolta: a quel punto Jocelyn mi ha
abbracciato a lungo, tremando, ed io ho contraccambiato,
tranquillizzandola e dicendole che ormai tutto era passato e che era
stata brava.
Har baje
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