lunedì 17 marzo 2025

Non c'è benzina! 😱

Sono preoccupato, la cosa mi genera un poco di ansia: ancora una volta Santa Cruz, come l’intera Bolivia, è rimasta senza carburante! Rispetto al passato sembra che la cosa sia più grave, le colonne per andare a fare il pieno sono immense, non si tratta più di aspettare una o due ore in fila ma molto di più!
In Facebook qualche giorno fa girava una foto piuttosto emblematica: la città era immortalata dall’alto e si  notavano numerose macchine ferme per la strada non per il traffico caotico ma in fila per aspettare il proprio turno per riempire il serbatoio. Le code erano talmente lunghe che circondavano interi isolati, arrivando addirittura ad occupare non una ma quattro carreggiate, con pesanti ripercussioni sulla viabilità: era quasi difficile da credere ma l’ho potuto constatare coi miei propri occhi quando sono uscito per delle commissioni.
La fortuna vuole che una delle camionette del centro abbia l’impianto a gas e questo evita le lunghe attese di rifornimento, sebbene provi ogni volta un senso di vergogna per la rapidità nell’entrare ed uscire dal distributore, mi sento un privilegiato rispetto a chi aspetta a lungo l’arrivo di una cisterna di combustibile: mi viene in mente quando ho mandato il povero Josè, il tuttofare, a fare il pieno ed è tornato dopo 5 ore, con conseguenti sensi di colpa per avergli dato quest'ingrato incarico, oppure le notti in bianco passate dal marito di Liliana aspettando di fare il pieno. Nel vedere queste file che sembrano non avere fine, che aspettano ore, addirittura giorni nei casi dei camion, le preoccupazioni aumentano e mi domando cosa riserverà il futuro, non si può continuare così e la situazione anziché migliorare sembra peggiorare… E’ possibile vivere senza benzina? Con i mezzi pesanti fermi c’è l’aumento dei prezzi: le difficoltà di trasporto si riversano sui costi degli alimenti e di conseguenza sulle famiglie che riescono a fatica a far quadrare i conti visto che ora con 100 boliviani ci si può permettere la metà delle cose che si acquistavano un anno fa. C’è chi non può nemmeno più comprare il pollo ma solo le frattaglie e c’è grossa preoccupazione sul fatto che mancando il diesel per il raccolto le cose possano aggravarsi.
Come si è arrivato a tutto questo? Ci sono diversi fattori che hanno concorso alla scarsità di carburante, non sono un economista e posso solo elencare quelle che conosco: dall’epoca del presidente Morales sono stati sfruttati i giacimenti di petrolio e gas già esistenti, senza promuovere la ricerca di nuovi; l’esistenza di una sovvenzione per cui la benzina si paga ad un importo molto inferiore rispetto al prezzo internazionale contribuendo a svuotare le casse nazionali; la mancanza di dollari americani per pagare quanto si importa. 
Il governo è parso esser stato preso alla sprovvista da questa situazione ed ha optato per promuovere l’orario di lavoro continuo e la didattica a distanza, individuare distributori solo per i mezzi di trasporto pubblico, dare priorità di rifornimento ai mezzi di pubblica utilità ed è arrivato a permettere ai privati di importare il combustibile vendendolo a prezzo pieno, quindi 12 boliviani circa contro i 3,74 attuali. Tutti questi provvedimenti saranno validi fino a che l’emergenza sarà finita ma in molti nutrono seri dubbi visto che le casse delle Stato sembrano siano vuote.
Davanti a quanto vedo, a quelle code che sembrano non avere fine, avverto la paura, nel mio cuore c’è una domanda che si fa sentire forte: ma in che guai mi sono messo? A gennaio mi sono trovato davanti a due alternative: ho forse scelto quella sbagliata? Guardo i ragazzi che mi sono stati affidati, gioie e dolori delle mie giornate, e penso che no, la decisione presa non è stata un errore ma c’è sempre quella voce che mi interroga, a volte sembra svanire mentre in altre si fa sentire in modo più potente e sembra sul punto di trionfare. L’altro giorno mi sono confidato, non riuscivo più a nascondere la tempesta che tenevo dentro, e la risposta che ho ricevuto mi ha rasserenato: malgrado le difficoltà me la sono sempre cavata, diventando un esempio di fede e di perseveranza, e soprattutto se sono qui è perché questo è il luogo che Qualcuno ha scelto per me ed il motivo lo scoprirò solo durante il cammino.
Har baje

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