Sembra ieri di essere tornato all'hogar
ma sono passati già due mesi: con i tanti problemi, le novità e le
difficoltà a riprendere il ritmo ed a riadattarmi alla vita
frenetica del centro il tempo è letteralmente volato.
In questo periodo ho avuto la
possibilità di conoscere i nuovi arrivati, quelli entrati in mia
assenza, ed ho potuto già capire qualche aspetto del loro carattere
mentre con chi è giunto pochi giorni prima della mia partenza ho
potuto rafforzare l'amicizia e preoccuparmi per il loro
comportamento, dettato da problemi più grandi di loro: spesso mi
interrogo sul come aiutarli, su cosa li renda così difficili da
gestire e spesso la soluzione è quella di rivolgersi a qualcuno che
sappia consigliarmi su come meglio agire, avverto la necessità di
avere una persona che ne sappia molto più di me su questi casi che
mi sappia dirigere verso la direzione giusta.... Nel frattempo
continuo a chiedermi cosa o chi li ha portati alla situazione in cui
si trovano.
Ho trovato tante novità,
dall'organizzazione dei saloni di studio a qualche cambio del
personale, come ad esempio il fatto che le autorità pubbliche ci
pagheranno la psicologa una volta che l'avranno scelta: nell'attesa
attualmente ne siamo sprovvisti.
Qualche cambiamento riguarda il
sottoscritto: da quest'anno sono ufficialmente il responsabile del
gruppo della pastorale della struttura, ruolo che non mi pesa perchè
già l'anno passato affiancavo chi doveva guidare il gruppo ma ora
devo motivare e delegare, dando fiducia, ai vari componenti di questa
commissione. Mi è stato affidato anche il ruolo di organizzare la
Messa e di sistemare la cappella.
Continuo ad aiutare in infermeria, di
cui mi occupo a tempo pieno il fine settimana, mentre con un poco di
rammarico ho dovuto rinunciare a sostituire don Eliseo come guardia
notturna: non avevo alternative perchè il sabato, giorno in cui
avrei dovuto rimpiazzarlo, sono occupato fin dal mattino e mi occupo
dei due ragazzi in sedia a rotelle che sono ospitati nel centro per
l'intero arco della giornata.
Liliana mi dà maggiore affidamento ed
ogni giorno dialoghiamo su problemi e possibili migliorie da
apportare, confrontandoci per trovare la soluzione
migliore alle
tante necessità che assillano il centro.
Il sabato successivo al mio rientro ho
ricominciato il catechismo che mi vedrà impegnato su due fronti:
prime comunioni e cresime. In totale ho 18 ragazzi da gestire: il
gruppo più nutrito è quello che riceverà l'ostia per la prima
volta e si compone di 11 fanciulli mentre i cresimandi sono 7. Per
fare le cose per bene ho deciso di seguire i più piccoli il sabato
mattina per un'ora e mezza, consapevole che c'è qualcuno che ancora
ha difficoltà nel leggere e scrivere, mentre l'incontro con i più
grandi è fissato per la domenica pomeriggio.
Ho ripreso anche l'orto con qualche
cambiamento: i gruppi di ragazzi che mi daranno una mano da quattro
sono passati a cinque, dando maggiore responsabilità ai più grandi.
Per poter avere maggiori risultati ho provveduto a comprare un camion
di terra terra, molto fertile, per sostituirla al terreno sabbioso
dove coltivo assieme ai bambini; in più ho da poco acquistato del
fertilizzante costituito per la maggior parte da bucce di riso per
dare maggior ossigenazione al terreno. Con soddisfazione di tutti
abbiamo già fatto il primo raccolto di camote, una patata dolciastra
da mangiare come secondo, mentre le prime papaie stanno maturando in
questi giorni.
Le difficoltà non mancano: non ho
fatto ora a mettere piede all'hogar che la lavatrice industriale si è
rotta. Grazie alle offerte raccolte nella permanenza italiana ho
potuto ripararla, assieme alla manutenzione della macchina per
centrifugare. Notizia di questi giorni è che la camionetta bianca si
è rotta e, a prima vista, il danno non è cosa da poco: stiamo
valutando la cosa migliore da farsi ma sicuramente la spesa non sarà
bassa.
Altra necessità è quella di dover
rialzare una delle due entrate poiché non permette al camion che ci
carica i bomboloni di gas di entrare: per evitare problemi di
fornitura siamo stati costretti a tale provvedimento.
Il problema più grande è quello dei
testi scolastici per i ragazzi: i fondi destinati per il materiale
scolastico non sono bastati e non possiamo ovviamente fotocopiarli
per non contravvenire alla legge. Si tratta di un'inconveniente non
da poco visto che penalizzava i fanciulli nel loro rendimento e
soprattutto li rendeva insofferenti: grazie ad un prestito senza
interessi si è potuto acquistare la maggior parte dei testi ma
qualcuno manca ancora all'appello. Per restituire la somma che ci
hanno dato e per terminare gli acquisti si è scelto di organizzare
una kermesse per raccogliere i fondi necessari l'8 di aprile.
C'è spazio anche per una buona
notizia: grazie a Padre Ottavio, dalla Germania è arrivata la
somma necessaria per dotarci di un'ammassatrice per fare il pane, di
un tavolo di lavoro per la cucina e di una macchina per tagliare
l'impasto.
Se mi guardo indietro posso dire che
questi due mesi sono stati particolarmente intensi e mi è stato
difficile trovare tempi per riposarmi e per riprendere il fiato
perchè era necessario riprendere confidenza con l'ambiente in cui mi
trovo, familiarità con tutto ciò che mi circonda: a poco a poco mi
sto organizzando e riesco a trovare più spazio per me, l'importante
è affrontare le cose con un bel sorriso e con la convinzione che
tutto andrà per il meglio.
Har baje
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