“Benedici o Signore le famiglie amen,
benedici o Signore anche la mia”: questo il ritornello della
canzone cantata dai ragazzi prima di consegnare un portafoto,
realizzato con le proprie mani, a chi è venuto a visitarli domenica
scorsa. E' stata una giornata speciale, fortemente voluta da Liliana,
e devo dire che è venuta bene visto i volti sorridenti dei ragazzi
sebbene non sia stato semplice organizzarla e gestirla.
Credo che probabilmente in
quest'occasione il mio essere a disposizione quando era necessario,
il mio mettermi al servizio per qualunque cosa ci fosse da fare mi ha
spinto a dare il massimo più di altre volte: appena venivo chiamato
in causa mi sono fatto trovare pronto e non ho indugiato...
D'altronde sono qui per questo: potevo dire di no o voltare le spalle
quando la mia presenza era richiesta?
Già sulle 8 di mattina ho capito che
non sarebbe stata una passeggiata: Rosa, un'educatrice, mi chiama e
mi dice che ci sono da sistemare i tavoli nel campo coperto. Bisogna
portarli lì dai refettori e dai saloni di studi, sono tanti perchè
c'è la previsione che verranno i familiari o i padrini di quasi
tutti i nostri ragazzi, che attualmente sono 62. Aiutato dai più grandi provvedo a collocare il tutto dove indicato, facendo attenzione a lasciare
uno spazio che permetta ai fanciulli di esibirsi in quanto hanno
preparato, mentre in cucina si prepara il pranzo. Nel provvedere a
portare anche le sedie spero nell'arrivo di don Claudio che dovrebbe
darmi una mano: attesa che sarà vana perchè non si è fatto vivo
per tutta la giornata e che mi lascia con l'amaro in bocca visto che
ero reduce da un'infiammazione al braccio che mi obbligava a chiedere
aiuto, fortuna che non sono rimasto solo e ho ricevuto l'appoggio dei ragazzi!
Cominciano ad arrivare i primi
familiari e vengo a sapere che la zia di Bautista è venuta a
visitarlo: ero felice per lui, veniva da molto distante e la sua
presenza non era certa, vederla con lui mi ha riempito il cuore sapendo che quest'incontro era il suo desiderio più grande! Non
posso però stare troppo a guardare perchè Liliana mi chiede di
comprare delle bibite e del ghiaccio in quanto si pensa di venderli a
quanti sono venuti per far cassa e rimpinguare in qualche modo le esigue entrate del centro: non esito un secondo e vado, per poi
ripetere la cosa qualche ora dopo perchè l'iniziativa ha avuto
successo.
Il flusso dei visitatori avviene a
rilento per cui si opta per stravolgere la scaletta del programma: le
danze dei bambini si faranno dopo pranzo perchè non sono ancora
arrivati tutti, mancano vari all'appello ed il rischio che i miei
piccoli amici si sentano tristi perchè non è venuto nessuno a
vederli è alto. Si comincia a distribuire il pranzo, gratuito per
noi del centro mentre per gli esterni si chiede una piccola quota,
utile a coprire le spese, dando loro la possibilità di stare con il
proprio figlio, nipote, fratello o figlioccio che è ospitato nel nostro
hogar. È un momento che mi è piaciuto perchè varie famiglie si
sono riunite per mangiare insieme dopo tanto tempo, ho visto sorrisi
ed abbracci da tutte le parti, si respirava la bellezza e la felicità
di stare insieme... Il dovere però mi chiama un'altra volta: prima
di pranzare c'è da fare la preghiera e Liliana a chi chiede di
farlo? A me e l'idea di farla col microfono non mi piaceva affatto, inoltre
qualcuno avevo già terminato per cui perchè farla? Ero un poco
restio ma vengo spinto a farla, anche se un poco mi vergognavo, e
tutto è filato liscio, col nervosismo che viene sostituito dalla
sorpresa che in molti hanno partecipato attivamente all'orazione.
Coi balli dei bambini cominciano i
problemi e, di conseguenza, le mie corse alla vana ricerca di trovare
una soluzione: le casse non vogliono funzionare, penso a sostituire i
cavi, i microfoni, penso che sia un problema di tracce musicali ma
non riesco a risolvere in nessun modo! Liliana non sa che fare, io
non so più che pesci pigliare visto che nelle prove e fino a quel
momento tutto era filato liscio e nulla aveva fatto presagire quanto
stava succedendo... Si decide di andare avanti perchè i ragazzi si
erano preparati a lungo per questo e mi spiace un sacco aver perso le
maggioranza delle loro esibizioni visto che mi stavo scervellando per
uscire da questa situazione! Nonostante tutto la cosa è andata bene
ed alla fine della canzone finale dedicata alla famiglia ciascuno
dei fanciulli è andato dal proprio caro per consegnarli il
portaritratto che aveva realizzato e che conteneva una sua foto,
ricevendone in cambio un'altra che ritraeva il visitatore. E' stato
un momento molto forte, commovente e mi piangeva il cuore vedere che
qualcuno rimaneva con il suo regalo tra le mai perchè nessuno era
venuto per lui.
Prima di farmi aiutare per riordinare
sedie e tavoli, riportandoli dove li avevo presi, ho il piacere di
rivedere qualche ragazzo che era passato di qui: mi stringe la mano,
fa un accenno di sorriso, qualcuno è diventato più alto, altri sono
ingrassati. Sono qui perchè sono l'unico legame che i loro fratelli
e sorelle hanno ed è bello che non abbiano rifiutato il nostro
invito perchè è segno che tengono molto a quello che rappresenta la
loro famiglia, è una gioia vederli giocare e ridere insieme ancora una volta!
La giornata sembra avviarsi alla fine
ma riserva ancora qualche magia: quando tutto sembra concluso ecco
arrivare uno zio di due bambini che stavano per piangere perchè per
loro non si era fatto vivo nessuno fino a quel momento e non c'è
felicità più grande che vedere delle lacrime trasformarsi in un
grande sorriso quando gli annunciamo che era arrivato qualcuno che li voleva vedere. Giunge poi la sorpresa più grande: compaiono la
mamma e la sorella di due fratelli che non si facevano vive
rispettivamente da quasi 5 e 2 anni! Lo stupore mio e di tutto il
personale era enorme, non credevamo ai nostri occhi ma la realtà era
davanti a noi: sei/sette persone che mangiavano e bevevano attorno ad
un tavolo e parlavano e ridevano come non fosse mai passato tutto
quel tempo senza aversi visto... Un piccolo miracolo che ha dato un
sapore diverso ad una giornata così speciale per i nostri
fanciulli!!!
Har baje
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