domenica 24 luglio 2016

La Provvidenza? Esiste, eccome se esiste!

Non è solo questione di fede: sono certo che esista Qualcuno che ci tenda la mano soprattutto nei momenti più difficili, in quei momenti in cui sembra che non ci siano alternative, pronto a sorprenderci quando meno lo aspettiamo. Ne son più che sicuro e negli ultimi giorni ne ho avuto più di una conferma.
Succede che per la cena della domenica e la colazione del lunedì non si abbia il pane sufficiente per i ragazzi: è capitato di recente lo scorso fine settimana e in quello che anticipava le vacanze invernali. In queste occasioni Liliana, un’educatrice che gestisce la dispensa della cucina, viene da me con aria un po’ preoccupata per sapere il da farsi, visto che non avevamo nemmeno il queque (un dolce boliviano) sufficiente a sfamare i pargoli e quello che avevo cucinato bastava soltanto per un pasto: l’unica alternativa è dargli un sacchetto di biscotti, consapevole che non è che rende sazi e comunque non è come mangiare un panino. Non potendo estrarre magicamente un coniglio dal cappello dovevo accettare amaramente la verità: mi ci stavo abituando quando ecco che accade l’imprevedibile! In entrambe le circostanze il Cielo ci ha aiutato attraverso un gruppo di una parrocchia, che ci ha portato tre borse di pane appena sfornato, ed una amica di lunga data dell’hogar, che è venuta a farci visita regalandoci queque sufficienti a garantire cena e colazione… Incredibile, quasi da non crederci! Eppure l’ho visto coi miei propri occhi ed ho gioito, non mi vergogno a dire di aver ringraziato mille volte Dio per averci aiutato anche se ammetto di aver dubitato del fatto che potevo contare su di Lui: è un gesto che mi è venuto così, spontaneamente e direttamente dal cuore!
Se avessi avuto ancora qualche dubbio, quanto successo l’altro giorno me lo avrebbe fatto sparire: in queste settimane si sta realizzando un campo da gioco coperto, grazie ad una donazione di Padre Minghetti, e la ditta chiamata a fare il tetto stava scavando per gettare le fondamenta quando si accorge che ci sono delle condutture e dei pozzi neri che col tempo andrebbero a danneggiare quanto si sta costruendo. Si tratta dell’opera fatta lo scorso anno! Bisogna spostarla, cosa praticamente impossibile, e non se ne può recuperare nemmeno una parte: la conferma arriva da chi l’aveva costruita. Inutile raccontare come mi sono sentito, ho provato rabbia e frustrazione a cui va aggiunto un senso di completa impotenza nell’apprendere che per modificare il sistema fognario del centro in modo da non avere problemi di fuoriuscite di acqua sporca sarebbero stati necessari 21.000 boliviani, circa 3.000 euro. Chi li aveva? L’hogar no di sicuro, visto che aveva solo i soldi sufficienti per il campo coperto ed era anche alle prese con dei problemi con la camionetta comprata l’anno precedente che hanno presentato un conto salato, ed io non disponevo di una cifra simile… L’unica possibilità era di agire in modo che non ci fossero problemi in futuro per l’opera in fase di costruzione e di svuotare periodicamente i pozzi neri con la motobomba, come già si faceva qualche tempo fa. Quando eravamo tutti rassegnati sul da farsi ecco ancora una volta accadere qualcosa di imprevisto: accedendo al mio conto noto che mi avevano accreditato il contributo che mi spetta per la mia attività missionaria, l’importo riesce a coprire la spesa! Incredibile, ancora una volta da lassù ho ricevuto un aiuto insperato, ora tocca a me non renderlo vano!
Questi sono gli ultimi esempi di una Provvidenza che nel corso del mio cammino non ha mai smesso di sostenermi: semplici coincidenze? Non credo, quando i fatti si ripetono più volte non può essere soltanto questione di fortuna, è qualcosa di molto di più che non si riesce a spiegare o almeno io non riesco a farlo senza coinvolgere quello in cui credo: sono segni dell’amore di un Dio che, sebbene non lo si veda con gli occhi, non smette di starmi vicino e mi sostiene nel prendermi cura di questi ragazzi.
Har baje

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