domenica 27 dicembre 2015

Natale è...

Cos'è stato per me questo Natale? Quelli trascorsi sono stati giorni frenetici, complice l’assenza di Liliana per le ferie e la voglia di far passare ai ragazzi una bella giornata di festa, differente dalla solita routine, che mi ha spinto a far in modo che tutto funzionasse alla perfezione, e soltanto ora ho la possibilità di fermarmi per rispondere a questa domanda.
Senz'ombra di dubbio la parola chiave è condivisione: ho voluto fortemente passare in compagnia di questi fanciulli la notte della vigilia e tutto il giorno seguente, dalla colazione fino all’ora della buonanotte. Il motivo? C’è un legame forte che ci unisce e sono la mia famiglia: stare accanto a loro, l’essere sempre presente in questa festività voleva dire loro che per me sono importanti, gli voglio bene e non ci sarebbe stato nulla al mondo che avrebbe fatto venire meno questa mia intenzione… In questo modo volevo fargli capire che ci sono sempre per loro, soprattutto in questo periodo che non possono trascorrerlo coi loro cari. Ci sarò riuscito? Non so che rispondere ma i volti radiosi di qualcuno nel vedermi fare colazione con loro, giocare e guardare la televisione in loro compagnia sono un motivo di soddisfazione e fanno capire che ho fatto la scelta giusta.
Forse è stata proprio questa mia volontà a spingermi a vestire un’altra volta i panni di Babbo Natale nella notte del 24 dicembre per portargli i regali: dovreste aver visto i volti increduli e di sorpresa soprattutto dei più piccoli! La mia entrata in scena li ha colti tutti di sorpresa: ho suonato il campanello del cancello e sono arrivato con tre borse piene di regali, non se lo aspettavano proprio! Ho colto l’occasione per dargli un mio piccolo presente: una decina di libri, so che a molti gli piace leggere e questo era il momento propizio! Vedere tutti quei volti pieni di gioia, la frenesia di aprire i pacchetti per vedere cosa ci fosse dentro e vivere quegli attimi mi hanno ampliamente ricompensato della fatica di indossare il costume, con tanto di cuscino che mi faceva da pancia, ad una temperatura superiore ai 30 gradi: ne è valsa proprio la pena!
Natale è stato sorpresa perché ho ricevuto più di quanto ho dato: una lettera di auguri della mia figlioccia Ruth, che per una settimana è andata nell’hogar della sorella; dei baci sulla guancia da parte della più piccolina; degli abbracci da cui era quasi impossibile liberarsi; venire a sapere che dall’Italia stanno arrivando offerte inaspettate… Cosa volere di più?
C’è un’altra risposta alla mia domanda iniziale: Natale è stato anche altruismo, generosità perché quest’anno sono arrivate più donazioni da parte di imprese e gruppi… Per lo più sono arrivati giocattoli, vestiti e soprattutto cose deperibili, il che non è male ma davvero ci è arrivato molto! La cosa più importante è che qualche persona ha voluto stare coi ragazzi per qualche ora perché è bello dare qualcosa di materiale ma per questi fanciulli sapere che qualcuno è venuto qui per passare il proprio tempo con loro vale più di qualsiasi altra cosa al mondo e se lo porteranno dentro per sempre! Grazie davvero di cuore a tutti coloro che in qualche modo hanno voluto fare o dare qualcosa ai nostri ragazzi durante le festività!
L’unico cruccio è che la gente dei dintorni si ricorda del centro soltanto in quest’occasione: magari ci fossero più periodi dell’anno così! So che è pretendere troppo però vorrei aggiungere che ben venga il Natale se inteso come momento in cui viene fuori il lato buono, quello migliore che c’è in noi: la scelta di prolungare questo tempo, in modo che non sia cosa di pochi giorni, dipende esclusivamente da ciascuno di noi.
Har baje

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1 commento:

  1. Questo è proprio lo spirito del natale! Una bellissima testimonianza. Devo dire che anche la foto è splendida. ...ho dovuto guardare bene prima di riconoscerti ahahah
    Antonella, san Nicolò mira

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