Qui all'hogar ho riscoperto il vero
significato della domenica: è un giorno speciale, di festa e per
questo lo si vive in maniera del tutto diversa.
La mattina si attende la Messa stando
insieme a giocare al campo da calcio o a passeggiare per la struttura
ed ascoltando musica poi, dopo la merenda, tutti a cambiarsi e a
mettersi i vestiti migliori perchè stiamo per avere un incontro
speciale, quello con Gesù, che ci invita ad ascoltarLo. Qualche
volta mi è capitato di fare una gaffe come quella volta che, nel
vedere un bambino con una maglia con qualche buco, gli ho detto di
andarsela a cambiare e lui mi ha risposto che era la migliore che
aveva: era come se mi fosse caduto un macigno sulla testa ed a stento
sono riuscito a nascondere il mio imbarazzo! Abituato com'ero ad una
realtà in cui aprivo l'armadio e potevo scegliere cosa indossare tra
una discreta gamma di vestiti, fu veramente una doccia gelata che mi
ha fatto riflettere parecchio sul mondo in cui mi trovavo ed in cui
quello che davo per scontato non lo era.
Ora, da qualche domenica, ho preso l'abitudine di prendere un libro di favole e comincio a leggerlo ad alta voce a qualche piccolo: non smetto di meravigliarmi di come a poco a poco il mio pubblico si moltiplica, arrivando a triplicarsi nello spazio di una decina di minuti e comprendendo inaspettatamente anche i più grandi. Sarà che li rendo partecipi facendogli domande su come continuerà il racconto, saranno le voci ed i suoni che faccio durante la narrazione o semplicemente il fatto che sono affascinati dalla magia di queste storie o che ci sia qualcuno disposto a leggergliele, interessandosi di loro, ma questo momento è qualcosa a cui mi ci sono affezionato e che mi dà sensazioni particolari.
Ora, da qualche domenica, ho preso l'abitudine di prendere un libro di favole e comincio a leggerlo ad alta voce a qualche piccolo: non smetto di meravigliarmi di come a poco a poco il mio pubblico si moltiplica, arrivando a triplicarsi nello spazio di una decina di minuti e comprendendo inaspettatamente anche i più grandi. Sarà che li rendo partecipi facendogli domande su come continuerà il racconto, saranno le voci ed i suoni che faccio durante la narrazione o semplicemente il fatto che sono affascinati dalla magia di queste storie o che ci sia qualcuno disposto a leggergliele, interessandosi di loro, ma questo momento è qualcosa a cui mi ci sono affezionato e che mi dà sensazioni particolari.
Il pomeriggio invece lo si passa a
vedere la televisione, con i più piccoli da una parte ed i più
grandi dall'altra in quanto hanno preferenze ed interessi diversi:
capita spesso che vado a guardarla con loro un po' per osservare le loro
reazioni al film proposto, un po' perchè così condividiamo qualcosa
assieme. Nel vederli così riuniti accade a volte che per la testa
mi ronzi qualche pensiero del tipo che sono in famiglia, visto che il
Signore mi ha affidato questi ragazzi e praticamente viviamo a
stretto contatto tutto il giorno, e penso a quanto sia fortunato a
vivere tutto questo, anche se non è tutto oro colato. Guardandoli
penso se potrei fare qualcosa di più per loro, cosa fare per
migliorare la loro condizione qui, se davvero sto convidendo tutto
con loro, se in questo ci sto dentro completamente o meno: la
risposta non arriva ma credo che la chiave sia amarli così come
sono, cercando di consigliarli ed accettando le loro scelte, cercando
di correggerli se sbagliano e cercando di essere sempre disponibili
al confronto. A volte sorrido perchè per loro sto diventando, o
forse lo sono, un punto di riferimento importante ed a volte arrivo a
credere che gli manchi una figura femminile che gli faccia da mamma:
non che Liliana non lo sia, anzi, però ha anche una famiglia e due
figlie e quindi non può essere sempre presente.
In questo giorno speciale anche il cibo
è differente: alla merenda si danno biscotti o qualcosa di dolce,
alla colazione se c'è doppio panino e latte con cioccolato mentre a pranzo si
cerca di proporre qualcosa di particolare proprio per far notare che è giornata di festa,
presentando pollo, patate o manioca fritta o l'ottima zuppa di
arachide. Poichè è la giornata dedicata alla famiglia e questi
ragazzi per me lo sono, anche se in forma allargata, fin da quando
son arrivato qui ho deciso di pranzare e cenare con loro in
quest'occasione: vedere le facce sorridenti dei bambini a tavola
dicono tutto su questa mia scelta e non mi fa pentire di averla
fatta, non la cambierei per nulla al mondo!
Har baje
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