mercoledì 8 aprile 2020

Domingo de ramos

La scorsa domenica è stata diversa in hogar, come penso lo sia stata per tutti, e non solo per il fatto di non aver avuto un sacerdote che ci accompagnava per l'inizio della Settimana Santa, questo ci era già capitato in passato. Partire con la processione dal cancello di entrata rigorosamente chiuso per rispettare le direttive ricevute dall'alto mi ha fatto davvero impressione, mi pareva surreale visto che fino a qualche giorno fa rimaneva aperto fino a sera, mi fa rabbrividire il fatto che un virus, un qualcosa che non possiamo vedere, sia capace di stravolgere in un attimo la nostra routine quotidiana ma non posso stare fermo, devo reagire di fronte ad una realtà che è tutta da scoprire.
Mi considero fortunato a poter camminare assieme ai ragazzi, cantando e sventolando le palme che avevamo in mano, dall'entrata del centro fino alla cappella dove avremo assistito alla celebrazione domenicale via facebook: essendo la proprietà grande ce lo potevamo permettere e farlo tutti insieme era un lusso di cui credo solamente in pochi hanno potuto godere. L'ho fatto perchè so che i bambini ci tengono molto, all'inizio mi sembrava qualcosa di sconveniente visto quanto sta accadendo ma Liliana mi ha spinto a fare la processione e non mi sono tirato indietro: avevamo l'opportunità di realizzarla, perchè negarla? Toccava a me presiederla, ero nervoso in quanto consapevole che si trattava di un onore, un dono che gran parte del mondo non poteva avere ed ero uno dei pochi privilegiati a beneficiarne. Ad ogni passo non potevo non pensare ai miei cari, a mia mamma, a mio padre, a mio fratello, ai miei nonni, al mio nipotino, alla mia famiglia, agli amici ed ai tanti volti che ho potuto incontrare: era quasi come farli in loro compagnia, il mio avanzare era anche per loro che per cause di forza maggiore quest'anno hanno rinunciato a questo rito. Ad ogni metro il cantare a piena voce dei fanciulli ed i loro volti carichi di allegria nello sventolare le foglie strette nella loro mano mi dava nuove energie, mi sentivo rinvigorito ed orgoglioso di ciascuno di loro: quegli attimi mi rimangono incisi nel cuore, sono uno dei più bei ricordi della giornata, molto di più delle croci fatte di palme intrecciate che mi hanno donato.
Nel pomeriggio mi ero ripromesso di rileggermi il racconto della Passione ma non volevo farlo da solo, in questa situazione non me la sentivo ed ho proposto ai miei piccoli amici di farmi compagnia se lo volevano: quando sono entrato all'ora stabilita in cappella mi ha seguito un piccolo gruppetto, che si è seduto al mio fianco mentre cominciavo a leggere a voce alta... Anche se non mi sono mai voltato, dai rumori provenienti dall'entrata capivo che il numero di chi ascoltava stava crescendo. Erano tutti in silenzio ad ascoltarmi, mi sembrava di essere un papà che stava leggendo un libro ai propri figli: quando ho rimesso la Bibbia al suo posto mi sono sorpreso di quanti fossero lì e soprattutto di trovare facce che mai avrei immaginato di vedere in quel contesto. Li ho ringraziati, è stato un bel regalo perchè mi sono sentito accompagnato e non è stato da meno il momento immediatamente successivo, in cui mi hanno travolto di mille domande su quello che avevano appena sentito: vuol dire che quel tempo passato assieme l'hanno apprezzato quanto me e questa è l'unica cosa che conta.
Alla sera l'episodio più emozionante della giornata: il personale aveva inviato dei video per salutare i ragazzi e così li avevo riuniti in un unico filmato per farglielo vedere. Visto che si trattava di qualcosa di speciale, ho pensato di proiettarlo sulla parete del palco del campo coperto: i bambini erano sorpresi, emozionati di rivedere quei volti che non vedevano più da due settimane e questo gli ha fatto sicuramente bene, è stato un vero e proprio toccasana sia per loro che per me. Si respirava amore, quasi lo si poteva toccare ed è stato un bel modo per augurargli la buonanotte in una domenica delle palme che è stata differente e che ricorderò non tanto per il coronavirus ma per quanto è riuscita a donarmi.
Har baje

stampa la pagina

Nessun commento:

Posta un commento