Sono molto unite tra loro e posso
garantire che in questo l'amicizia gioca un ruolo fondamentale,
difficilmente si tirano indietro quando gli chiedi una mano e
sopratutto sanno fare gioco di squadra: sto parlando delle “hermanas
mayores” (in italiano si può tradurre come sorelle maggiori), un
gruppo formato dalle ragazze più grandi ospitate nel centro, la cui
età va dai 13 anni in sù, che più di una volta ci ha aiutato quando
più serviva.
Sono adolescenti con un cuore grande
perchè dall'anno scorso si sono proposte di far fronte alle
crescenti difficoltà economiche del centro dando il loro piccolo
contributo, vendendo una volta a settimana alla scuola confinante
degli stuzzichini per la merenda degli studenti: quanto ricavato
servirà a raggiungere un obiettivo che si sono prefissate all'inizio
dell'anno. Coadiuvate da Rosa, l'educatrice della mattina, pelano e
friggono patate e le ali di pollo, preparano le salse e l'asadito
(una specie di polpetta), lessano la yuca sotto lo sguardo attento
degli adulti che sono in cucina e poi, al suono della campana
dell'intervallo, sistemano il tutto su un tavolino e cominciano a
vendere.
Rosa ha un ruolo importante: per queste
ragazze è una guida, sa ascoltarle e dare buoni consigli, a dir la
verità è lei che cucina la maggior parte delle cose ma non vuole
assumersi alcun merito perchè sa che queste fanciulle vanno seguite
affinchè possano raggiungere l'obiettivo prefissato, inoltre bisogna
insegnare loro come fare da mangiare. A volte si propone di cucinare
per il pranzo qualcosa di particolare che poi è il suo piatto forte,
così da incrementare la cifra già guadagnata con le vendite alla
scuola: il piccante di pollo o misto (fatto con carne di pollo e
lingua) a cui difficilmente posso dire di no, così come gran parte
del personale e qualche professore del collegio. In queste occasioni
si fa aiutare dalle nostre adolescenti, sempre facendo attenzione che
ciò non le pregiudichi nel fare i compiti: quest'ultime si fanno
trovare sempre pronte e difficilmente sono restie a dare il loro
contributo.
Anche Liliana ha i suoi meriti perchè
ha appoggiato fin da subito questa loro idea, le incoraggia e le
sprona come farebbe una mamma coi propri figli; inoltre non fa
mancare il sostegno economico per comprare quanto serve a condizione
però che poi l'ammontare speso venga poi coperto con parte di quanto
incassato.
La cosa che più mi colpisce è il
piglio che mostrano in questa loro iniziativa: si può toccare con
mano il loro impegno in cucina, quando c'è da lavorare sodo non si
fanno pregare e si organizzano in modo impeccabile, ripartendosi i
compiti e dandosi una mano a vicenda quando una è in difficoltà o è
in ritardo in quello che sta facendo, e l'atmosfera che si respira è
di allegria, di complicità e non mancano le battute e le risate. E'
difficile vederle litigare o discutere: devo ammettere che sono
davvero un bel gruppo e rimango contento nel notare come sono coese
tra loro e di come si tratti di una buona e sana amicizia.
L'anno scorso i loro sforzi sono stati
premiati e così si sono potute sostituire le sedie del refettorio,
quest'anno l'obiettivo è quello di comprare degli armadietti per i
vari saloni di studio: ci riusciranno?
Har baje
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