Si sapeva che ormai l'inverno era alle porte, avevano annunciato che il sur (un vento freddo) sarebbe arrivato ma personalmente non mi sarei mai aspettato che il primo freddo stagionale fosse così pungente. A onor del vero ha colto un po' tutti di sorpresa visto che il giorno prima era ancora il caldo a farla da padrone ed era difficile pronosticare un cambio climatico così repentino.
Il primo sur dell'anno è stato forse il peggiore poichè è stato accompagnato dalla pioggia e di conseguenza l'umidità ha contribuito a far percepire il freddo in maniera più intensa: è da dire che non si raggiungono nemmeno lontanamente le temperature minime che contraddistinguono l'Italia nelle giornate invernali ma il fatto che gli infissi non riescano a trattenere nemmeno un po' di caldo nelle stanze e che non esista alcun sistema di riscaldamento non aiuta, inoltre il continuo soffiare di questo vento proveniente dalle Ande complica le cose. L'unica soluzione è vestirsi a cipolla, mettendosi diverse felpe o capi pesanti per scaldarsi ma a volte accade che ci sia un forte sbalzo termico tra notte e giorno oppure quando il sole riesce ad aprirsi un varco nel cielo pieno di nubi, come è accaduto in questi ultimi giorni, per cui ci si trova nella situazione di non saper più come vestirsi per evitare di prendersi un malanno.
Con il brusco cambio di stagione ecco che vengono prese le prime misure: vista la mancanza di acqua calda i ragazzi si fanno la doccia subito dopo il pranzo o si limitano all'igiene intima nel caso di temperature basse; si forniscono coperte in aggiunta a quella già a disposizione per dormire e ci si assicura che tutti abbiano dei vestiti che li assicurino di proteggersi dal clima invernale. Anche la scuola modifica il proprio orario e noi non siamo di meno, facendo un programma della settimana che eviti ai ragazzi di stare spesso fuori e che preveda cosa fare quando il freddo si fa sentire maggiormente.
I problemi poi non tardano ad arrivare: i primi a soffrire di più l'arrivo della brutta stagione sono i nostri fanciulli in sedia a rotelle ed il bambino che ha forti dolori alle gambe, di cui vi avevo parlato in precedenza, per cui si è optato di non farli mai uscire all'aperto nei giorni in cui il sur la fa da padrone. Bautista è quello che sta più male: le sue difese immunitarie, già deboli di per sé, peggiorano ed i suoi polmoni si riempono di catarro per cui gli basta poco per ammalarsi.
I ragazzi poi, com'è normale che sia, non sono molto attenti a coprirsi per cui devi richiamarli più volte per vederli con una o più felpe addosso oppure per far sì che si asciughino i capelli in maniera più accurata o si mettano i calzini, salvo scoprire poi che non ne hanno... Che si fa allora? Liliana corre a comprarne quanti le finanze dell'hogar si possono permettere in modo che tutti ne abbiano almeno un paio: il problema poi è spiegargli che devono averne cura, è necessario lavarli periodicamente e che non sono usa e getta, visto che non sono abituati ad usarli. Gli vengono date anche le “papu”, ovvero dei zoccoli in plastica, che aiutano a tenere caldi i piedi e sono la migliore soluzione al freddo rispetto agli infradito che sono soliti indossare: anche qui è necessario far capire loro l'importanza di indossarle e far capire loro che per il momento è meglio accantonare l'abitudine di indossare le ciabatte quando sono dentro alla struttura. All'inizio capita che sbuffano o mi guardano storto se gli dico di coprirsi ma non mi importa: meglio così rispetto al fatto che poi stiano male! In effetti cominciano i casi di tosse e i primi raffreddori che sono un po' difficili da curare visto il clima degli ultimi giorni in cui c'è un grosso divario in termini di gradi tra notte e giorno e tra cielo coperto e quando sale il sole: la fortuna vuole però che al momento l'infermeria è ben rifornita e devo dire che anche la Provvidenza non ci ha abbandonato ancora una volta visto che c'è arrivata da poco una donazione di calzini.
L'unica cosa che personalmente mi preoccupa è che non ho ricordi di un freddo così intenso in questo mese: visto che l'inverno vero e proprio deve ancora iniziare il mio timore è che questi sarà più rigido rispetto agli anni scorsi... Spero di sbagliarmi perchè i miei piccoli amici già non sono abituati a queste temperature e se queste si abbassassero ulteriormente non so proprio come potrebbero sopportarle, soprattutto se il sur sarà accompagnato da una forte umidità.
Har baje
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