domenica 28 gennaio 2018

Si riparte!!!

Eccoci qua, manca davvero poco e riprenderò l'aereo per tornare dai miei ragazzi... 
Difficile non chiamarli così perchè da ormai 5 anni vivo sempre al loro fianco dal momento in cui si svegliano a quello in cui vanno a dormire: qualcuno l'ho visto entrare al centro, altri li ho visti uscire per continuare a crescere, li ho visti piangere e sorridere, li ho curati quando stavano male, ho riso in loro compagnia ma anche condiviso la loro tristezza e il loro dolore, abbiamo cucinato o lavorato insieme, siamo diventati compagni di gioco, li ho sgridati e a volte castigati quando la marachella era un po' troppo grande, ho gioito assieme a loro... Soprattutto li ho visti crescere ed ho cercato, nel mio piccolo, di aiutarli a farlo con dei consigli, dicendo a ciascuno di loro che sono unici, importanti e che dentro di loro hanno una forza con cui possono fare qualsiasi cosa, a condizione di usarla per il bene e per gli altri.
Non sempre sono tutte rose e fiori: le regole imposte dalle autorità rendono sempre più complicato educare, le difficoltà economiche si fanno sentire sempre di più, le emergenze sono all'ordine del giorno e poi il vissuto dei bambini a volte ritorna e mi fa sbattere davanti ad una realtà che mai avrei pensati di affrontare, mi fa chiedere se realmente posso dargli una mano e su che appoggio posso offrire per farli uscire fuori da quel tunnel infinito e buio fatto di violenza, abuso, odio... Ammetto che ci sono momenti in cui mi domando: ma chi me lo fa fare? Cos'è quello che mi spinge? Beh, la mia forza sta nella fede perchè credere significa anche agire, fare in modo che le parole “ama il prossimo tuo come te stesso” non rimangano soltanto un bel proposito. Non è il solo motivo che mi sprona ogni giorno poiché la mia energia risiede anche nei ragazzi: magari mi fanno disperare, arrabbiare e in qualche momento possono deludermi ma alla fine il solo farli felici o sorridere per qualche istante mi fa capire che sono nella strada giusta, che i miei sforzi sono stati premiati perchè sono riuscito a dargli qualcosa di mio, a donargli un po' di quell'amore di cui hanno un disperato bisogno.
Ho una voglia matta di vederli, di sapere come se la sono passata in mia assenza, di conoscere i nuovi arrivati e di scoprire purtroppo chi se n'è andato in altri centri: non mi preoccupa il lavoro che mi aspetta, quali problemi troverò, tanto so già che non avrò il tempo di annoiarmi... Quello che conta è che potrò stare di nuovo in loro compagnia ed accompagnarli ancora per un bel po' lungo il cammino della vita!
Mentirei se dicessi che in questi giorni non li abbia mai pensati ma questo periodo in Italia è stato davvero utile per poter ricaricare le pile e staccare la spina per un po', dedicandomi a cose per le quali non riuscivo a trovare il tempo e riflettendo su quanto vissuto nei mesi passati, agli errori commessi e ai risultati raggiunti. Ripenso ai volti, vecchi e nuovi, che ho potuto incontrare fin dai primi giorni in cui sono tornato ed alla fortuna di conoscere persone davvero stupende: tutti mi hanno arricchito, le loro parole o i loro gesti mi hanno fornito nuove chiavi di lettura della mia esperienza e mi hanno ricaricato di energia positiva perchè mi fanno capire una volta di più che non sono solo!
Ricordo con piacere i bei momenti trascorsi con la mia famiglia e gli amici di sempre ma anche degli episodi che mi hanno davvero sorpreso: l'applauso con cui la mia parrocchia mi ha dato il bentornato al termine di una Messa, l'abbraccio che ha voluto darmi una bambina al termine di un incontro che ho tenuto a scuola, la richiesta di autografi da parte dei ragazzi che ho potuto incontrare mentre erano in classe (nemmeno fossi una rock star!), i biglietti con cui mi si ringraziava per quanto faccio, i tanti sorrisi ricevuti e la gioia nel vedermi... Tutti segni dell'affetto che mi circonda e mi spingono a continuare, a dare di più per meritarlo: so bene che non devo montarmi la testa perchè non sono un supereroe, sono solo una persona come le altre che riesce a fare qualcosa di grande, di speciale grazie agli altri ed in questo senso mi considero anche fortunato perchè c'è gente che mi ha scelto come braccio per realizzare il suo desiderio di aiutare i più deboli.
Sono grato a tutti per quanto mi avete in questo periodo e vi ringrazio ancora una volta per il sostegno che date a me e soprattutto ai miei ragazzi!
Har baje



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