Ero un po' nervoso per questa visita perchè era il momento adatto per fare il punto di come sto operando qui e l'occasione giusta per poter chiarire alcune cose. Era anche l'opportunità di poter conoscere finalmente il mio parroco, che era stato cambiato nel maggio di quest'anno: ero curioso di potergli parlare direttamente e di capire che persona fosse, non è da tutti incontrare per la prima volta il proprio Don così lontano da casa! Il fatto poi di farlo in missione e che sia venuto per fare la mia conoscenza facendo così tanti chilometri mi ha riempito di gioia, è stato un onore e sono contento di essere un suo parrocchiano: anche se la similitudine è un po' azzardata, mi ricorda la figura del buon Pastore che lascia le sue pecore per cercare quella mancante.
E' stato bello avere anche qualcuno con cui scambiare qualche parola in italiano e soprattutto in dialetto, scambiandosi delle idee e confrontandosi su come si può aiutare maggiormente la struttura in cui lavoro. Con Don Gianpiero (una persona a mio avviso eccezionale!) abbiam parlato di come sensibilizzare maggiormente la nostra comunità, per poter far in modo che ci sia più condivisione tra le due realtà: tra le tante idee è saltata fuori anche quella di uno scambio di lettere tra i ragazzi, sarebbe bello ed arricchente per entrambi!
Questi pochi giorni insieme ai miei due ospiti mi hanno dato veramente una marcia in più e mi spingono a cercare sempre di dare il massimo per il bene di chi mi sta accanto.
Har baje
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