giovedì 3 ottobre 2013

Apprendista parrucchiere

Ho imparato che in missione si deve essere disponibili a fare tutto ma chi l'avrebbe mai detto che un giorno mi sarei cimentato nel tagliare i capelli ai ragazzi? 
Mi è capitato ieri dopo aver passato due settimane ad organizzare la cosa: poiché circa un mese e mezzo fa la lavandaia si era licenziata ed era l'unica che si occupava di accorciare i capelli, vedendo i bambini con pidocchi e con folte chiome spesso sporche mi sentivo nella condizione di dover far qualcosa. La prima idea fu quella di far venire un barbiere ma, parlando con Liliana e facendo due conti, il costo era elevato e dovetti perciò scartarla. 
Poichè le strade del Signore sono infinite, una sera vengo a sapere da don Eliseo, il guardiano notturno, che conosceva un parrucchiere disposto a venire gratuitamente, poiché aveva vissuto da piccolo in un hogar e quindi molto sensibile alla causa, con la condizione che qualcuno del personale si offrisse per apprendere. L'unica neo era che poteva venire soltanto di mercoledì mattina, momento in cui i ragazzi sono a scuola e giorno in cui ho il giorno libero: siccome era una cosa che mi ero preso a cuore, non ho esitato a rinunciare al turno di riposo ed a propormi per imparare mentre con Liliana stabiliamo che chiederemo un permesso alla scuola per chi si taglierà i capelli. 
Dopo aver sistemato gli ultimi particolari, arriva il giorno tanto atteso: i più grandi non ne volevano sapere di sfoltire la propria chioma così ho dovuto fare da esempio e me la son fatta tagliare (anch'io ne avevo assoluto bisogno!). Successivamente mi son fatto ben spiegare come utilizzare il tagliacapelli al meglio e come usare il rasoio, la forbice e la lama per gli ultimi ritocchi, non mancando di fare domande: dopo aver visto l'opera del barbiere su alcuni ragazzi, ora toccava a me! Inizialmente ero un po' titubante e il mio maestro mi dava un bel po' di consigli: devo ammettere che avevo paura di far male a qualcuno, soprattutto quando mi trovavo con rasoio e lama in mano, poi col passare mi sono sentito a mio agio anche se non esitavo a chiedere lumi al mio insegnante. 
In questo mio apprendistato mi è capitato di imbattermi in casi bambini pieni di pidocchi: tagliando ne cadevano di più dei capelli, sembravano neve! Ero un po' riluttante nel vedere ciò ma mi son detto che quello che stavo facendo era per loro e questo mi dava la spinta a proseguire. 
Il momento più delicato è stato quando, nel primo pomeriggio, il barbiere se ne è andato: c'erano alcuni bambini che volevano assolutamente che gli tagliassi i capelli ed io, senza più la mia guida a darmi man forte, ero preoccupato. Vista la loro insistenza ed il desiderio che fossi esclusivamente io ad occuparmene ho provveduto ad esaudire la loro richiesta: devo dire che il risultato finale non è stato così male ed anche i ragazzi ne erano contenti e soddisfatti, questo è quello che più conta! 
Har baje 

P.S. Ieri sera siamo aumentati di numero: benvenuti all' hogar Luis Miguel e Maria Eugenia!






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