La vita dell'hogar è sempre costellata
di imprevisti ma, a volte, i problemi di una certa consistenza si
presentano quando meno te l'aspetti: l'ultimo si è presentato due
martedì fa, proprio nel giorno in cui mi concedo un po' di riposo e
ne approfitto per andare in città.
Ad onor del vero ammetto che fin da
gennaio sapevo che qualcosa non andava nelle condutture che portavano
elettricità ad una delle due sale dove ci sono le televisioni: non
c'era più corrente e, per i soldi che mancavano ed il fatto che mi
sarei stato assente per un po' di tempo, si è optato per una
soluzione temporanea che consisteva nel portare la luce dalla
piscina, che si trova lì accanto, attraverso un cavo volante. La
scelta è stata motivata dal fatto che si doveva aprire la camera di
derivazione da dove partivano i cavi di alimentazione della stanza
allo scopo di capire la ragione del guasto ma questa si trovava sotto
il nuovo campo da gioco coperto: non vi dico come mi sono sentito
quando l'ho scoperto, vedendo la mappa dell'impianto e cominciando a
scavare per capire come era stato realizzato! Confesso di non essermi
accorto della cosa in fase di realizzazione della nuova struttura ma
a mia discolpa ci sono una cartina fatta a mano e non in scala che
mostra l'installazione elettrica ed il fatto che di questa cassetta
non è stata trovata nessuna traccia pur avendo scavato fino a quasi due metri di
profondità prima di gettare il cemento necessario per la nuova
costruzione: nonostante questo c'era solo da arrabbiarsi anche se non
sarebbe servito a niente.
Una volta tornato dall'Italia la cosa è
sempre stata nei miei pensieri ma ho dovuto rimandarne la soluzione
una volta per il clima, in altre occasioni per il verificarsi di
altre urgenze e perchè il muratore di fiducia, don Jorge, non poteva
venire in quanto occupato in altre faccende. La preoccupazione era
forte perchè temevo che il cortocircuito avesse provocato la fusione
dei cavi proprio dentro la camera e c'era la possibilità che, come
mi era già capitato tempo fa, ciò potesse danneggiare quelli che
portavano corrente alla piscina e quelli relativi ai lampioncini del
giardino ed alle lampade che illuminano l'ingresso di notte visto che
partivano proprio da lì. Ad alimentare i miei sospetti c'era anche
il fatto che il periodo in cui sono rimasto assente coincideva con
quello delle piogge, per cui la forte umidità poteva danneggiare
ancor di più un sistema già compromesso.
Dopo una notte di forte pioggia, una
delle più intense che io ricorda da quando sono qui, ecco che le mie
previsioni più pessimistiche si avverano: stavo per andare in centro
e vengo a sapere, tramite don Claudio, che non c'è luce nel locale
dove si marca il tabellino. Verifico ed è proprio così! Lo stesso
problema si presenta per l'infermeria, le luci esterne, il salone
della televisione che aveva già presentato il problema ed il
campanello: “sarà un problema di contatore” mi dico, visto che
nel resto dell'hogar c'è corrente... Mi sono sbagliato di grosso
perchè tutti i quadri elettrici erano a posto!
Fortuna vuole che arriva don Jorge
perchè doveva fare un piccolo lavoro per l'ufficio di Liliana e con
lui cerco di accertare la natura del guasto: con mappa in mano
apriamo un'altra cassetta di derivazione... Era piena d'acqua!
Probabile che sia stato questo a mettere definitivamente ko
l'installazione già danneggiata.
Liliana non c'è e non ha senso che
vada in città a passeggiare facendo finta di nulla: la manutenzione
della struttura è mia responsabilità e non posso di certo ignorare
il problema! Decido di rimanere, vado a prendere la cartina
dell'impianto e con don Claudio e don Jorge cerco di trovare una
soluzione, la più pratica possibile: per non rompere il campo
recentemente costruito bisogna procedere a realizzare una nuova
installazione, non ci sono alternative. Ripensandoci meglio due: una
per la piscina, che in parte si appoggerà ai cavi per illuminare la
struttura coperta, e l'altra per salone della televisione e
illuminazione esterna. Non sarà facile: bisognerà annullare un
sistema elettrico vecchio di 14 anni e capire come era stato fatto
per metterci mano, cosa non semplice visto che non c'è chi l'aveva
realizzato. Vediamo se in magazzino c'è qualcosa che può servire e
per fortuna c'è, un po' di materiale ce la regalerà il muratore
perchè li ha a casa sua e non gli servono: bene così, almeno si
risparmia qualcosa.
Per impedire che l'acqua entri
nuovamente nelle tubature dove passeranno i fili della corrente si
opta per rialzare la prima camera di circa 20 centimetri e per
realizzare dei piccoli pilastri dove verranno posizionate nuove
scatole di derivazione. Vengono scelti altri piccoli accorgimenti che
mi è difficile spiegare in quanto i termini tecnici per descriverli li
ho imparati nella lingua locale.
Dopo aver congedato don Jorge che è
andato via per calcolare il preventivo per sistemare il cortocircuito
vado in cucina e non faccio altro che guardare la mappa di come è
stata fatta l'installazione elettrica del centro: penso se possano
esserci alternative migliori circa la rimozione del problema ed
onestamente non ne vedo. Mi solleva il fatto che don Jorge sappia
bene il fatto suo, è un uomo onesto, ha lavorato in Europa ed il suo modo di lavorare risente di quest'esperienza, inoltre
spesso ci abbassa il prezzo della propria prestazione in quanto sa che la nostra disponibilità economica è limitata.
L'attesa per il ritorno del muratore
nel pomeriggio mi snerva: voglio sapere quanto ammonterà la
spesa e quanto tempo ci vorrà per sistemare il tutto, anche perchè
così posso avvisare Liliana in maniera completa. Quando arriva mi
informa sulla cifra e penso sia ragionevole, inoltre è una cosa che
volenti o no si deve fare. Parliamo ancora un po' e riusciamo ad
apportare migliorie all'intervento stabilito: non voglio però dare
il via ai lavori finchè non informerò Liliana, è lei la
responsabile del centro e, sebbene metterò io i soldi grazie alle
offerte ricevute, voglio che sappia bene cosa si farà e se le va
bene.
Mentre aspetto che Liliana giunga
all'hogar, per dar corrente perlomeno all'infermeria, alla stanza
dove timbra il personale ed alle luci che illuminano il cammino tra i
due cancelli don Jorge collega il contatore del settore lesionato ad
una presa di corrente della stanza adiacente al nostro piccolo
ambulatorio tramite un cavo: rimedio temporaneo che però funziona.
Quando giunge Liliana la informo di
quello che è passato e don Jorge mi appoggia per l'aspetto tecnico:
dice che va bene, anzi mi chiede se il costo è economicamente
sostenibile ed al mio sì non ha dubbi. Per recuperare tempo mi reco
a comprare il materiale necessario con il muratore, in modo che possa
cominciare il giorno dopo.
I giorni a seguire sono stati intensi
perchè, oltre a verificare lo stato di avanzamento dei lavori, dovevo
molte interrompere quello che stavo facendo per un confronto, per un
inconveniente che non si era considerato oppure era necessario
comprare altro materiale. A volte mi rompevo la testa per sforzarmi
di comprendere la situazione, essendo a digiuno di nozioni
elettriche, però a fine di tutto posso dire che è stato un bene visto che ora conosco qualcosa che prima non sapevo.
Mi sono reso conto che non è stata una
passeggiata per don Jorge: mettere le mani su qualcosa che non si è
fatto non è mai semplice e le cose si sono complicate quando ci si è
resi conto che l'installazione era stata fatta molto male e, come lui
stesso mi ha confidato, “è stato un miracolo che ha funzionato per
così tanto tempo”!
Ci sono voluti 10 giorni di lavoro per
venire a capo di tutto, molto più del preventivato, in quanto il
sistema dei lampioncini era più complesso di quanto si pensasse e si
è pensato di spostarne tre collocandoli nei posti che risultavano
più bui: visto che stavamo facendo un nuovo impianto perchè non
approfittarne?
Il costo totale per riparare tutto il
settore danneggiato dal presunto cortocircuito è stato di circa 650
euro: molto meno del preventivo che don Jorge mi aveva presentato ad
inizio gennaio per una soluzione simile a quella praticata e che
ammontava a 1000 euro. Mi è andata bene, ottenendo un piccolo risparmio
che mi permette di guardare con più serenità a dei nuovi imprevisti
che si sono presentati proprio in questi giorni di pioggia: in alcuni
dormitori piove dentro ed è necessario intervenire, per cui contare
con qualche soldo in più mi conforta e parecchio!
Har baje
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