martedì 25 aprile 2017

Coccolato

Ieri è stata una bellissima giornata, di quelle che si spera accadano più spesso, perchè molto particolare: era il mio compleanno ed i ragazzi l'hanno festeggiato alla loro maniera, manifestando il loro affetto nei miei confronti in tutti i modi possibili.
Già la mattina chi mi ha visto mi gridava “buon compleanno! Che Dio ti benedica”, poi ad uno ad uno i fanciulli si avvicinavano per farmi gli auguri: qualcuno cercava di non farsi notare dagli altri; qualche altro veniva verso di me facendo finta di nulla per poi darmi una letterina con dei disegni ed una dedica; non mancava poi chi, come la mia figlioccia, si nascondeva per poi apparirmi davanti all'improvviso ed abbracciarmi. Tutta la giornata è stata costellata da carezze e manifestazioni di affetto di tutti i tipi: mi sono sentito coccolato, amato ed è stato bello sentirsi così, dà una carica pazzesca!
A mezzogiorno, alla fila prima di entrare a mangiare, ho visto uno dei ragazzi più grandi avvicinarsi ad una educatrice e bisbigliargli qualcosa all'orecchio, salvo poi tornare verso di me ridacchiando: subito dopo quest'ultima, a cui toccava far pregare i ragazzi prima del pranzo, chiede che giorno era e tutti in coro hanno urlato che era il 24, il compleanno di Marco... Che brividi! Mi ha invitato ad andare davanti a tutti, ci vado visibilmente emozionato e non sapendo dove guardare mentre sento che tutti gli occhi sono puntati su di me, avverto i sorrisi e la gioia dei presenti, posso sentire ad ogni mio passo gli applausi e le mani che sfiorano per abbracciarmi o per farmi una carezza. La commozione aumenta quando intonano la canzone per i festeggiati del giorno: con la mente cerco di ricordare quante volte l'ho fatta fare per augurare a ciascuno di loro un buon compleanno ma oggi è per me e fa uno strano effetto, li sento cantare in un modo diverso rispetto ad altre occasioni ed i loro volti sono felici, hanno dipinto un sorriso smagliante.... Mi hanno sorpreso, non me l'aspettavo proprio!
Mai come quest'anno ho ricevuto così tante lettere di auguri, qualcuna l'ho ricevuta da chi proprio non me lo sarei mai immaginato: tutte bellissime, disegni stupendi come i pensieri che sono semplici, spontanei e diretti come solo un bambino può fare. Sono i regali più belli che si possa ricevere per il grande valore che racchiudono: mi raccontano quanto ciascuno di loro tenga a me e per questo sono un tesoro da custodire gelosamente. Non sto a raccontare cosa ci sia scritto in ciascuna, sia perchè mi dilungherei troppo che per il carattere fortemente personale che solamente il sottoscritto e chi l'ha scritta potrebbe capire, ma voglio condividere quello che mi ha colpito maggiormente: in una dedica mi hanno descritto come un grande volontario, cosa che mi lusinga troppo sapendo chi l'ha scritta; in un biglietto vengo definito il papà di tutti loro mentre in un altro mi si dice che tutti mi vogliono bene; in una lettera c'è scritto che avermi al suo lato è stata una grande fortuna. Ogni volta che rileggo quanto ricevuto mi viene la pelle d'oca e mi rallegro ma devo ammettere che la cosa che mi rende più felice è aprire il biglietto a forma di cuore che mi ha fatto la figlioccia più grande e vedere la foto di lei in compagnia di altri due di cui sono il padrino: più la guardo e più grande si fa il sorriso che mi si stampa in faccia.
Alla sera sono invitato al salone “Divino Niño”, dove di solito si guarda la televisione. Non sono l'unico ospite d'onore: c'è anche don Eliseu, la guardia notturna, che compie gli anni nello stesso giorno e merita di essere festeggiato. I bambini ci salutano con un forte applauso, ci fanno gli auguri cantando, ci incitano mentre spegniamo le candeline della torta e si esibiscono in una danza che hanno dedicato a noi. C'è anche spazio per ricevere altre letterine: ricevo dalle mani di una ragazza una scatola ben decorata, intuisco che ha fatto qualcosa di speciale. Indugio ad aprirla ma lo faccio vinto dalla curiosità: a mia sorpresa trovo un peluche, sorrido felice perchè so che i ragazzi ci tengono molto a questi pupazzi e privarsene per darli a qualcuno è una manifestazione di affetto. Subito dopo c'è spazio per la musica e qui mi si avvicinano due tra i più vivaci dell'hogar: mi abbracciano forte, mi confidano i loro pensieri... E' una cosa strana, mi dico, attiro sempre le simpatie dei più irrequieti ma non è un male: vedono in me qualcuno che li accetta così come sono e capisco che il passare questi istanti in mia compagnia è il regalo che hanno pensato per me.
In questo compleanno ho ricevuto di più di quanto pensassi: non grandi cose ma il sentirmi amato, non solo da questi fanciulli ma da tutti coloro che, tramite internet, si sono ricordati di me in questa data per me importante. Grazie a tutti dal più profondo del cuore!
Har baje



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