venerdì 25 gennaio 2013

Bolivia: perchè?

In tanti mi chiedono il motivo di questa scelta. La risposta più semplice ed immediata sta nelle parole "ama il prossimo tuo come te stesso" ma mi rendo conto che, da sola, non è sufficiente a giustificare la preferenza ad un'esperienza missionaria all'estero rispetto all'offrire il proprio contributo qui in Italia, soprattutto in questo momento.
Ritengo che la mia decisione sia stata determinata anche dalla mia convinzione che se uno crede fermamente in qualcosa, sia che riguardi la fede, l'etica che qualsiasi altro ambito, deve anche comportarsi di conseguenza. Io credo che ogni uomo abbia gli stessi diritti e debba avere le stesse possibilità e che non è possibile che al mondo ci siano delle diseguaglianze così grandi. Non posso credere che non si possa far niente e continuare a chiudere gli occhi, il mio cuore mi chiede se posso far qualcosa per cambiare le cose.
Grazie alle varie esperienze che ho fatto, ho capito che ogni uomo ha una dignità che non deve mai  essere calpestata, che nella mia vita sono stato fortunato e ho avuto quello che molti non otterranno mai nel corso della loro vita: la scelta di partire nasce anche dalla voglia di condividere quanto si ha con chi ha avuto di meno.
Nel vedere delle situazioni di povertà estrema, la mia anima ha avuto un sussulto: stando accanto a questa gente, si può fare la differenza. Si può cercare di far capire loro che non si devono rassegnare, che la loro situazione non è immutabile: le cose possono cambiare se il cambiamento partirà da loro e ci sarà sempre qualcuno che li sosterrà e non li farà mai star soli. Credo che il dar voce a chi non ha voce e far sì che chi non ha voce abbia voce sia un dovere di ciascuno di noi!!!
Anche la fede ha contributo a questa scelta: quando ti trovi a vivere certe situazioni e ci sono troppe coincidenze allora sai che Qualcuno ti chiede qualcosa. Puoi far finta di ignorarlo ma alla fine devi decidere si o no... ed io ho scelto sì, nella consapevolezza che quanto avrò imparato in Bolivia dovrò poi portarlo qui in Italia.
Ma la mia scelta è anche frutto di desiderio: quello di crescere come persona e quello di poter riscoprire quell'umanità che è dentro di noi e che la nostra società tende a farci dimenticare... E' forse chiedere troppo?
Per questa scelta ho ricevuto tanti elogi, tanti bravo ma mi ritengo soltanto fortunato per aver avuto l'occasione di poterla fare e poi, per dirla come un vecchio monologo, questa mia scelta è una scommessa come quelle di chiunque altro.
Alla prossima!!!

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