venerdì 30 luglio 2021

Di nuovo alle prese con le pecore

Ieri mattina ho ricevuto una bella sorpresa: una delle pecore ha partorito non uno ma bensì due agnellini! Per la prima volta ho potuto assistere all'evento in diretta ed è stato bellissimo ma ben presto il senso di meraviglia ha ceduto il posto alla tristezza: dopo poche ore uno dei nuovi nati era morto, già avevo notato il suo respiro affannato fin dall'inizio e questo mi aveva fatto temere il peggio mentre oggi anche il secondo presenta qualche problema visto che non ne vuole sapere di mettersi in piedi, sembra aver perso ogni forza. Con un pizzico di amarezza mi rendo conto che mi ero illuso che finalmente quel povero animale avesse portato al termine la gravidanza con successo ma non è stato così: non mi rimane che consolarmi col fatto che il cucciolo di Negrita, l'esemplare più vecchio, nato una decina di giorni fa è in ottima salute ed è una gioia vederlo saltellare di fianco alla madre.
Attualmente abbiamo 4 pecore adulte: due femmine e due maschi. Del gruppo che era arrivato al centro è rimasta solo Negrita mentre il maschio che si divertiva a tirarmi testate l'abbiamo macellato durante la quarantena: ormai era diventato pericoloso non solo per il sottoscritto ma soprattutto per i ragazzi, inoltre in quel periodo non avevamo carne a disposizione per cui abbiamo optato per sacrificare l'animale.
Visto il successo avuto con Negrita, in quanto dandole un nome siamo riusciti a farci ubbidire da lei, coi ragazzi ho ripetuto l'esperimento: il maschio più grande si chiama Duncan, l'altra femmina Luna e il più piccolo, nato lo scorso anno, Silvestre. La cosa purtroppo ha funzionato solo in parte visto che a volte non ascoltano proprio e vanno esattamente dalla parte opposta di dove vogliamo.
Per evitare gli attacchi dei cani abbiamo realizzato un recinto all'interno dell'hogar dove riposano di notte: di mattina presto con tre ragazzi promossi come giovani pastori le conduco nell'area verde presente all'ingresso e le riporto dentro alla sera. Per facilitare il compito e per evitare che gli animali scorrazzino dove vogliono le abbiamo messo un guinzaglio: agli inizi i fanciulli venivano letteralmente trainati, sembrava più che fossero le pecore a portarli a spasso e non il contrario! Ammetto che a volte la cosa mi capita con Duncan, che è il più grande e, occhio e croce, supera i 40 chili di peso: se vuole correre non riesco a fermarlo e mi trascina con sè fino a che non decido di mollare la presa. Capita che a volte non ne voglia sapere di andare al pascolo e non c'è modo di smuoverlo con le buone: non volendo fargli male gli sollevo le zampe anteriori e lo faccio camminare su quelle posteriori per un po' in modo che si convinca ad avanzare come fa di solito... Non è che sia la soluzione più semplice, vista la mole dell'animale, ma alla fine riesco ad avere la meglio sebbene a volte non si tratta di fargli fare un paio di metri... l'altro giorno ad esempio sono stati molti di più!
Ammetto che Duncan è il mio favorito: non è come il padre che mi tirava testate a tradimento, è affettuoso perchè si avvicina e vuole una carezza sul volto e poi sulla pancia, poi strofina il muso su di me in cerca di coccole. Il problema è che lo fa solo con me: quando si avvicinano i bambini a volte ha la tentazione di dargli con il muso, capita che finge di stare tranquillo per poi sferrare il colpo ma il suo intento fallisce perchè riesco a fermarlo in tempo. C'è un ragazzo in particolare che sembra proprio non riesca a sopportare ed è uno dei pastori: appena gli è vicino parte con una testata che mi sa più di avvertimento che altro, penso sia una forma di difesa in quanto si ricorda che gli ha fatto del male. La fortuna vuole che questo comportamento lo ha solo coi maschietti, con le bambine non ci sono problemi anzi le ignora totalmente.
Ci sono volte in cui Duncan combina qualche marachella, come ad esempio rompe la recinzione per andare a mangiare l'erba dove vuole lui: quando mi vede arrivare cerca di fare l'indifferente, si comporta come se fosse innocente e abbassa le orecchie come avesse paura di un rimprovero o di un castigo. A volte mi sorprende: visto che eravamo in ritardo per riportarle dentro al centro una è quasi riuscito ad aprirsi il cancello afferrandone la maniglia coi denti... Giuro, non ci avrei mai creduto se non l'avessi visto!
Luna invece è la più birichina visto che quando è al guinzaglio non ne vuole proprio sapere di muoversi nella direzione corretta e quando si accorge della mia presenza e vuole qualcosa comincia a belare finchè non vado da lei. Capita spesso che quando arriva la sera cominci a gridare impaziente ed a colpire il cancello con il piede e a mettersi in piedi appoggiandosi alla rete per verificare che qualcuno si stia avvinando per riportarla dentro al hogar!
Da qualche mese le pecore hanno anche un loro animale di compagnia: si tratta di un gallo, credo che sia arrivato qui scappando da una delle case che ci circondano. Siccome non era ben voluto dalle anatre e dai nostri polli ha cominciato a vagare per il centro, a volte entrando addirittura nel mio ufficio o nella cappella, ed alla fine è stato “adottato” dai nostri ovini: praticamente passa la notte con loro, li saluta la mattina e quando li vede tornare entra con loro nel recinto. E' diventato il compagno di giochi di Silvestre, ancora oggi ne è amico in quanto ci sale sopra e lo pulisce: adesso sta facendo la stessa cosa con l'ultimo figlio di Negrita, ieri l'ho visto che si faceva prendere a testate da quest'ultimo e poi si rincorrevano a vicenda! Assieme ai ragazzi sono rimasto colpito da questo strano affiatamento: a volte è al centro delle nostre battute ma è anche un modo per farci ricordare, a me per primo, che non sempre le differenze sono fatte per dividere ma esistono anche per unire, come ci stanno dimostrando un gallo e cinque pecore.
Har baje

stampa la pagina

Nessun commento:

Posta un commento