Non so da dove cominciare, sono soddisfatto, appagato, realizzato forse è la parola esatta perché finalmente, dopo molto tempo, ho raggiunto uno dei miei obiettivi, forse quello che mi assillava di più: la camionetta per l’hogar!
La cosa che più fa piacere è questo traguardo non l’ho raggiunto da solo ma grazie all’aiuto di molti, in primis il Comune di Jesolo che tramite il Presepe di Sabbia in due edizioni ha raccolto gran parte della cifra necessaria all’acquisto ma non posso dimenticare tutti gli altri che hanno dato il loro contributo, piccolo o grande che sia, in quanto fatto con il cuore ed indispensabile per questo successo: non posso far altro che ringraziare di cuore e mi reputo veramente fortunato ed onorato di essere stato il braccio che ha concretizzato la buona volontà e l’impegno ad aiutare il prossimo di così tanta gente!
Questo sogno parte da lontano, se non ricordo male nel 2007, il mio primo viaggio in Bolivia: viste le cattive condizioni in cui versava la camionetta (che tuttora si sta utilizzando!), io ed i miei compagni di allora volevamo fare qualcosa. Abbiamo chiesto un preventivo ed erano tanti soldi: coi miei amici del mercatino dell’usato volevamo stanziare il ricavato per l’eventuale acquisto ma con l’importo ottenuto non potevamo nemmeno acquistare una ruota! Così mi è toccato mettere questo progetto nel cassetto fino al 2012, in occasione dell’ennesimo ritorno in Bolivia, quando ecco che torna alla ribalta: col diacono Tiziano ed il direttore dell’ufficio missionario Don Paolo andiamo a farci fare dei preventivi. Le cifre sono consistenti: come arrivarci, chi ci darà una mano? Nel 2013 arriva una risposta: il mio ex parroco Don Gianni, ora a Jesolo, mi dice di presentare un progetto per il Presepe di Sabbia organizzato nel comune in cui ora risiede ed io lo faccio, cercando di non crearmi delle false illusioni…
Confesso la mia sorpresa quando mi comunicano che hanno accettato di aiutarmi e, visto che nel giorno dell’inaugurazione della manifestazione ero in Italia, mi invitano a partecipare: una grande emozione, soprattutto nel vedere che quanto ho presentato sia in bella mostra su un cartellone! L’emozione un po’ si attenua quando mi comunicano quanto mi hanno destinato: l’importo è di poco superiore alla metà dell’ammontare previsto, che fare? Arrivano altre offerte e le metto da parte, faccio cassa sperando in qualche circostanza favorevole… Intanto ci sono altre necessità, problemi che necessitano una risposta urgente: Liliana mi chiede se si possono toccare quei soldi e a malincuore dico di no, perché avevano già una destinazione e non potevo certo deludere la fiducia che in molti hanno riposto in me affidandomi il frutto delle loro rinunce e sacrifici. Ricordo ancora i sensi di colpa e le notte insonni ma, nonostante tutto, siamo riusciti a trovare una soluzione a tutte le difficoltà.
Quando ormai pensavo che il mio sogno fosse destinato ad essere un’utopia, gli amici di Jesolo mi suggeriscono di riproporlo al loro comune per la nuova edizione del Presepe di Sabbia: li ascolto e sono contento di averlo fatto, visto che l’hanno accettato! Quando mi comunicato l’importo a me destinato, ho un sussulto, mi sembra di toccare il cielo con un dito: facendo qualche conto mi dico sì, stavolta ci siamo! Stresso Liliana per andare a vedere in giro un veicolo usato, visto che per uno nuovo le cifre sono proibitive, ed alla fine, forse stanca della mia insistenza, mi dice che sarà Luis, suo marito, ad accompagnarmi visto che è più esperto di lei in queste cose: dopo aver visto un bel po’ di auto, la scelta ricade su una Toyota Hilux, una camionetta prodotta del 2011. Perché proprio su questa? Perché per questa casa automobilistica i pezzi di ricambio, anche di seconda mano, sono più facili da trovare; perché è già con l’impianto a gas e perché a quel prezzo era un’occasione da non perdere!
Prima di comprarla ci assicuriamo che non risulti rubata o ipotecata ed attualmente stiamo facendo tutto l’iter burocratico necessario per farla entrare nel patrimonio dell’hogar. L’altro giorno ho fatto mettere il logo dell’hogar con l’aggiunta che si tratta di una donazione fatta dal Comune di Jesolo e dagli amici di Marco: questo perché la lista di chi ha aiutato sarebbe stata lunga e, visto che in molti mi hanno appoggiato, li considero come miei amici mentre mi è sembrato doveroso risaltare il contributo di Jesolo, visto che mi ha dato circa due terzi della cifra necessaria.
Grazie ancora di cuore a tutti per aver reso realtà questo sogno!!!
Har baje
Bellissimo quando un sogno si realizza. ... se poi questo sogno è per il bene tanti fratellini. ....la gioia è veramente traboccante!!! e la tua marco credimi è davvero contagiosa ������oggi avrò un motivo in più per ringraziare il nostro buon Dio. ....
RispondiEliminaAntonella, mira
Bravo Marco!!! Gian Mario
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