In molti post l’ho citata ma forse non ho mai spiegato bene
chi fosse e il rapporto che ci lega: questa è l’occasione buona per rimediare a
questa mia mancanza.
Liliana è l’amministratrice nonché responsabile legale dell’hogar:
in realtà si può dire che ne è la direttrice visto che Padre Ottavio non se ne
può occupare molto, un po’ per la distanza e un po’ perché è molto impegnato
nel Progetto Don Bosco e si occupa dei rapporti tra centri di accoglienza e
Stato, e la sua figura ci permette di avere un poco di tutela. Da 12 anni
lavora qui, all’inizio al fianco del fondatore Padre Minghetti a cui è molto
legata e dal quale ha imparato molto: vista la sua grande esperienza in materia
spesso mi rivolgo a lei per consigli sul comportamento da adottare e su come
intervenire al meglio in caso di problemi. Boliviana di Tarija, è sposata con
Luis, che di professione fa il medico, ed ha due figlie.
E’ molto disponibile e per me, col corso del tempo, è
diventata una buona amica con cui confidarmi, che a volte mi fa un po’ da mamma
mentre in altre da sorella maggiore: quando sono ammalato, viene subito a
rassicurarsi sulle mie condizioni e invita il personale a prendersi cura di me
in sua assenza oppure nota subito quando c’ho qualcosa che non ha e, per non
preoccuparla, le dico una piccola bugia. Spesso chiede la mia opinione su
alcuni problemi perché insieme possiamo trovare la giusta soluzione anche se a
volte non sono mancati i dissidi perché vedevamo la cosa in modo diametralmente
opposto ma in comune abbiamo un unico obiettivo: il bene dei nostri ragazzi. Capita
che a volte, soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui mi offro per dare una
mano mi dica che non può chiedermi anche questo, visto che sto già dando molto,
o mi rimproveri perché non mi fermo mai e non mi occupo molto di me ma io gli
rispondo che anche lei fa altrettanto, trascurando a volte i suoi cari: è che
siamo della stessa pasta, prima i nostri piccoli amici e poi il resto!
Spesso mi confida i suoi problemi e non manca di avvisarmi
di quello che sta facendo e delle faccende che la costringono ad andare in città:
spesso mi dice che è una fortuna che sia qui perché altrimenti non saprebbe che
pesci pigliare o che mi affida l’hogar e non è cosa da poco perché di me si
fida e sa che non la deluderò, saprei io fare altrettanto? Questo vincolo di
fiducia è cresciuto col passare dei mesi e mi fa piacere pensare come siamo
riusciti a crearlo, confidando nelle capacità di ciascuno e tramite il dialogo,
che a volte può sembrare difficoltoso e faticoso perché ci si deve mettere in
gioco, ci si deve mostrare così come si è con i propri pregi e con le tante
fragilità che si possono avere, riconoscendo i propri limiti e mancanze ed
ammettendo che da soli non si va da nessuna parte: soltanto così è possibile
crescere insieme e poter realizzare qualcosa di grande. Grazie Liliana per
tutto!!!
Har baje
Hai fatto bene a farci conoscere un po' meglio Liliana e da come hai descritto il vostro rapporto deve essere proprio una bella persona! Salutala da parte nostra che ti leggiamo. ...
RispondiEliminaAntonella - mira