giovedì 21 maggio 2015

Ragazze...

E chi l’avrebbe mai detto che quest’anno i maggiori problemi sarebbero venuti dalle ragazze? Se me l’avessero detto all’inizio dell’anno mi sarei messo a ridere, visto che da sempre sono i maschietti a crearci parecchi grattacapi, ed invece eccomi davanti a questa nuova realtà.
Già da qualche mese avevo notato che qualcosa che non andava ma mi limitavo ad osservare e a riferire a Liliana, visto che aver a che fare con le fanciulle è sempre delicato e ci sono stati dei precedenti a sfavore del personale maschile nel loro tentativo di correggerne il comportamento: c’è un certo rischio per noi uomini perché c’è la possibilità che una delle adolescenti, per ripicca, si inventi una storia di un tentativo di violazione o abuso da parte nostra e questa è l’unica versione che l’autorità ascolterà, negando la possibilità di difendersi ed ignorando eventuali testimonianze a favore dell’imputato. Cosciente di ciò e su consiglio di Liliana, mi limito ad intervenire soltanto quando il comportamento è sopra le righe alla fila per andare a mangiare, alla cappella e nei campi di gioco: non mi intrometto in quel che succede dentro i chalet dove dormono per non correre rischi, ci entro solo per far manutenzione e solo quando non c’è nessuna presenza femminile al suo interno.
Col passare del tempo però le cose son peggiorate: le più grandi rispondono male alle educatrici, sono maleducate con gran parte del personale, non vogliono fare le faccende che gli abbiamo dato, la mattina sono le ultime ad alzarsi, alla fila non smettono di chiaccherare e bisogna riprenderle più di una volta, stanno alzate a parlare e giocare fino a tardi e il sereno non sa più che pesci pigliare, vogliono fare quello che gli passa per la testa infischiandosene di orari e regole da seguire, nel refettorio si lanciano il cibo e si cambiano continuamente di posto, importunano i ragazzi più grandi, hanno persino cominciato a scavalcare il muro… Insomma di tutto di più! Le educatrici ed il personale vengono da me perché esasperate dalla loro condotta, cercano in me un appoggio purtroppo anch’io ho le mani legate: le ho dato qualche consiglio, che a volte funziona ed in altre no. La fortuna è che è arrivata una nuova psicologa che ci aiuta per il pranzo a tenere sotto controllo le ragazze.
Nel mio piccolo mi confido con Liliana spiegandogli che più di così non posso fare e lei comprende, sa che alla cappella ed ai campi di gioco va tutto liscio quando ci sono io ma di fronte a questo non so come comportarmi: fino a che limite devo osservare e non intervenire? Se offendono un educatore o infrangono una regola agisco o no? Si tratta di un filo sottile in cui a stento sto trovando un equilibrio e non è facile ma il sapere dove posso dare il mio contributo mi aiuta parecchio.
C’è da dire però che non sono tutte le ragazze ma una minoranza: su 33, sono 7 a creare questo problema ed hanno un’età compresa tra i 13 ed i 15 anni. Preadolescenza ed adolescenza: la fase più critica della vita a cui si aggiungono i problemi che hanno avuto in passato e possono dare una spiegazione, almeno parziale, di quello che sta succedendo. Quel che preoccupa è che le più piccole possano prenderle come esempio e quindi comportarsi come loro ma sembra, almeno da quanto osservo nei momenti liberi che hanno, che le hanno emarginate forse per il timore che a causa loro vengano castigate tutte. E questo è da evitare per mantenere l’ambiente sereno e tranquillo, in cui ci si rispetta e non ci si veda di traverso: mi sa che ci sarà da lavorare parecchio!
Har baje

stampa la pagina

1 commento:

  1. L'adolescenza è sempre un momento delicato e complicato anche per i nostri figli e le nostre famiglie. .....figuriamoci cosa può diventare on una situazione del genere. ...purtroppo non ci sono ricette magiche.....solo molta pazienza, amore, ascolto. ....e poi ancora pazienza!
    Antonella - mira

    RispondiElimina