giovedì 25 aprile 2024

Che sorpresa! 😍

Ieri il mio compleanno ma non avevo alcuna voglia di festeggiare, forse per la prima volta in vita mia: in questi giorni sentivo di più la mancanza di mamma e sapere che sarebbe stato il primo senza di lei non mi aiutava affatto, anzi mi rendeva ancora più triste. Avevo accennato questa cosa a più di qualcuno, anche se da nel mio cuore custodivo la piccola speranza che si ricordassero di me, mi bastava un semplice “buon compleanno” e nulla più.
La mattina presto, come al solito, esco per riempire i secchi per permettere ai ragazzi di lavarsi le mani prima della colazione: saluto come sempre chi incrocio ai corridoi, mi sorridono ma nulla più, solo la cuoca mi fa gli auguri mentre dai fanciulli assolutamente niente e ci resto un po’ male. Riempiti i recipienti, passo davanti ad una delle casette dove dormono le bambine ed ecco che mi gridano in coro “buon compleanno”: mi batte forte il cuore, le ringrazio e sorrido. Accade lo stesso con le ragazze che dormono nel corridoio dove ci sono anche le sale da pranzo ma la cosa più emozionante è quando mi dirigo verso le camere dei maschietti: busso alla porta, apro per chiamare chi mi aiuta a portare le pecore al pascolo ed ecco che tutti i più piccoli corrono verso di me, mi abbracciano mentre li alzo ad uno ad uno… Mi vengono ancora i brividi a pensarci, è stata un’emozione bellissima!
Durante la mattinata noto degli strani movimenti ma non ci faccio molto caso, mi concentro sullo sfalcio dell’erba e sul controllo di alcuni tetti. Arriva mezzogiorno, non avrei molta voglia di andare a mangiare in quanto, seppur felice dei tanti messaggi arrivati, resto in attesa di ricevere quello più desiderato che purtroppo so non arriverà mai e questo mi provoca un groppone in gola e gli occhi lucidi. Mi faccio forza, mi muovo in direzione del refettorio e con sorpresa vedo Liliana con tutti i ragazzi fuori a dare le ultime indicazioni: mi guarda e mi dice di aspettare, in quel momento non riesco a capire bene il motivo ma obbedisco. Entrano tutti meno il sottoscritto, a farmi compagnia c’è il solo tuttofare che ad un segnale mi accompagnerà dentro: il cuore comincia a battere forte, cerco di stare tranquillo ma non so davvero cosa aspettarmi, spero solo di trattenere le lacrime…
Percorro il corridoio, arrivo all’entrata della sala e vedo che ci sono davvero tutti che mi guardano e sorridono: parte la musica e cominciano ad intonare la canzone di buon compleanno, sono senza parole, sono talmente emozionato che non capisco più niente… Ricordo solo che mi faccio portare al tavolo a me riservato dove mi aspetta una bella torta con una candela, sulla parete c’è scritto “Feliz cumpleaños Marco” mentre tutti continuano a cantare: ho la pelle d’oca, mi sento in preda a mille sensazioni e sono commosso per tutto questo. Mi fanno spegnere la candela e poi mi consegnano tre maxi biglietti d’auguri fatti con le loro mani, ce n’è persino uno scritto in italiano (chissà quanto gli è costato farlo) e non posso far altro che ringraziare, non pensavo di ricevere così tanto affetto in questo giorno.
A stento trattengo le lacrime ma con un fil di voce trovo il coraggio di dire loro qualcosa: li ringrazio perché hanno dato il meglio per farmi passare un buon compleanno, che non volevo assolutamente festeggiare, ed hanno ascoltato una voce dal Cielo che ha voluto mandarmi un abbraccio suggerendogli cosa fare. Sono state parole che venivano direttamente dal cuore, che rispecchiavano il mio stato d’animo in quel momento, e non mi sono accorto che hanno toccato il cuore di molti dei fanciulli, più tardi mi diranno che a qualcuno è scesa più di una lacrima e questo mi ha davvero sorpreso visto che spesso tendono a nascondere quello che hanno dentro.
Ho ricevuto poi tante piccole letterine, in cui mi facevano gli auguri e mi riempivano di grazie per stare con loro e per essere il loro catechista ma due mi hanno particolarmente colpito: una diceva che grazie a me un giorno potrà diventare qualcuno nella vita, una frase davvero forte soprattutto se viene da chi deve ancora compiere 10 anni. L’altra invece mi ha davvero sorpreso per la sensibilità dimostrata e perché molto profonda: mi ringrazia per guidarla nella fede e per preoccuparmi sempre di loro, mi augura un compleanno felice anche se sarà un po’ triste senza la mia mamma che, mi assicura, sarà sempre nel mio cuore. A queste parole mi fermo, resto senza fiato: hanno un peso enorme perché scritte da chi non vede la propria madre da tantissimo tempo e sono un regalo prezioso. Ripreso il fiato continuo nella lettura: mi dice che oggi posso essere contento perché tutto l’hogar mi accompagnerà dovunque andrò, non importa quante volte ciascuno di loro cadrà e si rialzerà perché tutti saranno sempre con me. Il biglietto si chiude ringraziandomi per volerle bene così com’è: sorrido e mi reputo fortunato perché è un dono ricevere delle parole così belle da chi ha conosciuto più sofferenze che gioie, è una lezione di vita difficile da dimenticare. Mi impressiona il fatto che i ragazzi molte volte mi danno del filo da torcere perché si fanno i dispetti, rompono le cose, si picchiano a vicenda, a volte mi mandano a quel paese e sono fonte di più di una preoccupazione ma, in occasioni come queste, mi affidano le chiavi del loro cuore per entrarci e mi lascio sorprendere dallo scoprire quanto sia importante per loro, quanto ci tengono a me. Posso solamente sorridere e dirmi fortunato per non avermi dato retta sul festeggiarmi: oggi ho ricevuto davvero tanto amore e ne sono grato.
Har baje


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