Ieri mattina ho ricevuto una bella
sorpresa: una delle pecore ha partorito non uno ma bensì due
agnellini! Per la prima volta ho potuto assistere all'evento in
diretta ed è stato bellissimo ma ben presto il senso di meraviglia
ha ceduto il posto alla tristezza: dopo poche ore uno dei
nuovi nati era morto, già avevo notato il suo respiro affannato fin dall'inizio e questo mi aveva fatto temere il peggio mentre oggi anche il secondo presenta
qualche problema visto che non ne vuole sapere di mettersi in piedi,
sembra aver perso ogni forza. Con un pizzico di amarezza mi rendo
conto che mi ero illuso che finalmente quel povero animale avesse
portato al termine la gravidanza con successo ma non è stato così:
non mi rimane che consolarmi col fatto che il cucciolo di Negrita, l'esemplare
più vecchio, nato una decina di giorni fa è in ottima salute ed è
una gioia vederlo saltellare di fianco alla madre.
Attualmente abbiamo 4 pecore adulte:
due femmine e due maschi. Del gruppo che era arrivato al centro è
rimasta solo Negrita mentre il maschio che si divertiva a tirarmi
testate l'abbiamo macellato durante la quarantena: ormai era
diventato pericoloso non solo per il sottoscritto ma soprattutto per
i ragazzi, inoltre in quel periodo non avevamo carne a disposizione
per cui abbiamo optato per sacrificare l'animale.
Visto il successo avuto con Negrita, in
quanto dandole un nome siamo riusciti a farci ubbidire da lei, coi
ragazzi ho ripetuto l'esperimento: il maschio più grande si chiama
Duncan, l'altra femmina Luna e il più piccolo, nato lo scorso anno,
Silvestre. La cosa purtroppo ha funzionato solo in parte visto che a
volte non ascoltano proprio e vanno esattamente dalla parte opposta
di dove vogliamo.
Per evitare gli attacchi dei cani
abbiamo realizzato un recinto all'interno dell'hogar dove riposano di
notte: di mattina presto con tre ragazzi promossi come giovani
pastori le conduco nell'area verde presente all'ingresso e le riporto
dentro alla sera. Per facilitare il compito e per evitare che gli
animali scorrazzino dove vogliono le abbiamo messo un
guinzaglio: agli inizi i fanciulli venivano letteralmente trainati,
sembrava più che fossero le pecore a portarli a spasso e non il
contrario! Ammetto che a volte la cosa mi capita con Duncan, che è
il più grande e, occhio e croce, supera i 40 chili di peso: se vuole
correre non riesco a fermarlo e mi trascina con sè fino a che non decido di
mollare la presa. Capita che a volte non ne voglia sapere di andare
al pascolo e non c'è modo di smuoverlo con le buone: non volendo
fargli male gli sollevo le zampe anteriori e lo faccio camminare su
quelle posteriori per un po' in modo che si convinca ad avanzare come
fa di solito... Non è che sia la soluzione più semplice, vista la mole
dell'animale, ma alla fine riesco ad avere la meglio sebbene a volte
non si tratta di fargli fare un paio di metri... l'altro giorno ad esempio sono
stati molti di più!
Ammetto che Duncan è il mio favorito:
non è come il padre che mi tirava testate a tradimento, è
affettuoso perchè si avvicina e vuole una carezza sul volto e poi
sulla pancia, poi strofina il muso su di me in cerca di coccole. Il
problema è che lo fa solo con me: quando si avvicinano i bambini a
volte ha la tentazione di dargli con il muso, capita che finge di
stare tranquillo per poi sferrare il colpo ma il suo intento fallisce perchè riesco a fermarlo in tempo. C'è un ragazzo in
particolare che sembra proprio non riesca a sopportare ed è uno dei
pastori: appena gli è vicino parte con una testata che mi sa più di
avvertimento che altro, penso sia una forma di difesa in quanto si
ricorda che gli ha fatto del male. La fortuna vuole che questo
comportamento lo ha solo coi maschietti, con le bambine non ci sono
problemi anzi le ignora totalmente.
Ci sono volte in cui Duncan combina
qualche marachella, come ad esempio rompe la recinzione per andare
a mangiare l'erba dove vuole lui: quando mi vede arrivare cerca di
fare l'indifferente, si comporta come se fosse innocente e abbassa le
orecchie come avesse paura di un rimprovero o di un castigo. A volte
mi sorprende: visto che eravamo in ritardo per riportarle dentro al
centro una è quasi riuscito ad aprirsi il cancello afferrandone la maniglia coi denti... Giuro, non ci avrei mai creduto se non l'avessi
visto!
Luna invece è la più birichina visto
che quando è al guinzaglio non ne vuole proprio sapere di muoversi
nella direzione corretta e quando si accorge della mia presenza e
vuole qualcosa comincia a belare finchè non vado da lei. Capita
spesso che quando arriva la sera cominci a gridare impaziente ed a
colpire il cancello con il piede e a mettersi in piedi appoggiandosi
alla rete per verificare che qualcuno si stia avvinando per
riportarla dentro al hogar!
Da qualche mese le pecore hanno anche
un loro animale di compagnia: si tratta di un gallo, credo che sia
arrivato qui scappando da una delle case che ci circondano. Siccome
non era ben voluto dalle anatre e dai nostri polli ha cominciato a
vagare per il centro, a volte entrando addirittura nel mio ufficio o
nella cappella, ed alla fine è stato “adottato” dai nostri
ovini: praticamente passa la notte con loro, li saluta la mattina e
quando li vede tornare entra con loro nel recinto. E' diventato il
compagno di giochi di Silvestre, ancora oggi ne è amico in quanto ci
sale sopra e lo pulisce: adesso sta facendo la stessa cosa con
l'ultimo figlio di Negrita, ieri l'ho visto che si faceva prendere a
testate da quest'ultimo e poi si rincorrevano a vicenda! Assieme ai
ragazzi sono rimasto colpito da questo strano affiatamento: a volte è al centro delle nostre battute ma è
anche un modo per farci ricordare, a me per primo, che non sempre le
differenze sono fatte per dividere ma esistono anche per unire, come
ci stanno dimostrando un gallo e cinque pecore.
Har baje
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