Ieri è stata una bella giornata in
quanto siamo andati ad un
parco di divertimenti munito anche di piscina grazie alla generosità dei proprietari: i ragazzi erano
ovviamente allegri mentre io non riuscivo ad esserlo. Non posso
dirci di averci provato ma tutti i miei tentativi erano stati vani:
stavo pensando ancora a quanto successo in mattinata, quando ho
portato le ragazze dal dentista per il controllo su come procede
l'ortodonzia.
Tutto va per il verso giusto, fatta eccezione di una fanciulla che proprio non ne vuole sapere di indossare la
maschera facciale che le permetta di allineare l'arcata superiore a quella
inferiore dei denti: ci sono passato varie volte per questo problema, ci ho parlato ed
ammetto che mi ha fatto perdere la pazienza più di una volta, ho
fatto quello che mi ha chiesto ma alla fine tutto si è rivelato
inutile. Mi sono arreso visto che quando le chiedevo di indossarlo
per il suo bene mi guardava e restava in silenzio, come se l'avessi
offesa: nelle ultime settimane quando veniva per ricevere il
collutorio mi limitavo a chiederle se avesse usato l'apparecchio, anche se conoscevo già la risposta, ed al suo riscontro negativo non glielo davo
perchè non aveva fatto la parte che gli competeva affinchè
l'ortodonzia avesse successo. Ultimamente non veniva nemmeno più
alla sera in infermeria per il controllo sulla pulizia dei denti: è
così che a poco a poco la speranza di poterla aiutare si è spenta,
non riuscivo più a tendere il braccio mentre lei non accennava nemmeno ad un piccolo sforzo per afferrarla.
Lentamente si è fatta strada dentro di me
l'idea di mettere fine al progetto relativo alla sua ortodonzia: non
c'era più nessun progresso, anzi nel penultimo controllo si è
riscontrato un piccolo passo indietro, e non valeva più la pena
investire tempo e sforzi di qualsiasi tipo se da parte sua non c'era
alcuna voglia di impegnarsi, di metterci del suo. Ero confuso e molto
sul da farsi, anche i consigli che mi erano stati dati non avevano
funzionato, ho cercato di incoraggiarla nei suoi tentativi di fare la
propria parte ma non è stato sufficiente: a mettermi più confusione
in testa sono state le sue parole di domenica scorsa, con cui si è scusata
per il suo comportamento e con cui ha promesso di impegnarsi. So che
le sono costate, lo potevo notare in faccia che si vergognava di
quanto aveva fatto e sperava con tutto il cuore che ciò sarebbe
stato sufficiente affinchè ritornassi sulla decisione presa: quella
notte ho dormito male, mi chiedevo chi fossi per poterle negarle
l'ennesima possibilità o se fosse meglio mettere fine a questo
progetto che, dati alla mano, per lei non stava funzionando. Ho
chiesto a Liliana un consiglio, mettendole davanti i miei dubbi e non
nascondendole nessun aspetto della vicenda: mi ha confortato e mi ha
detto che era meglio sospendere questa iniziativa perchè la
fanciulla non si dimostrava pronta a beneficiarne e probabilmente
doveva prima risolvere qualche suo problema interiore per poi, in
futuro, poter cogliere quest'opportunità.
Dal sognatore che sono speravo in un
finale diverso ma, vedendo che la fanciulla ha nuovamente inatteso le
promesse fatte domenica, mi sono dovuto ricredere ed ammettere che la
scelta fatta fosse quella migliore: il giorno prima del controllo ha
tentato ancora una volta di farmi cambiare idea ma sono riuscito a
farla desistere ricordandole che non aveva mantenuto la parola data
appena due giorni prima.
Il mercoledì mattina è stata dura
dover dire al dentista di toglierle tutto: all'udire queste parole è
rimasto scioccato, non poteva credere a quanto gli stessi dicendo. Mi
faceva male raccontargli i motivi di questa decisione perchè per me
rappresenta un piccolo fallimento e penso che non gli facesse bene ascoltarli, visto che per il suo lavoro non
metto un euro ed è un regalo che fa ad ogni fanciullo dell'hogar che
necessita del suo operato: si leggeva nei suoi occhi la tristezza di
scoprire che i suoi sforzi per fare del bene non erano serviti. Ha
cercato di dissuadermi ma la decisione non era solo mia e non è
stata presa a cuor leggero: per non interrompere bruscamente
l'ortodonzia e non perdere tutto quello che si è fatto finora, ho
concordato con lui di proseguire fino a fine novembre, col
conseguimento di un risultato intermedio che è ben distante da
quello che si era prefissato all'inizio dell'anno ma che risulta
sufficiente a non buttare alle ortiche questi sette mesi di trattamento.
E' la miglior opzione possibile che
potessi avere ma non posso esserne contento: mi sarebbe piaciuto
portare a termine questo progetto ma, a volte, ad un certo risultato non ci si può arrivare
da soli , è necessario farlo in due a condizione che l'altro metta
la parte che gli spetta altrimenti sarà un fallimento. Non mi
consola il fatto che si tratti del primo insuccesso su 12 ragazzi che
ho avuto la fortuna di aiutare con l'ortodonzia: mi chiedo se ho
sbagliato qualcosa, se dovessi darle più fiducia rispetto agli altri
anche se sono consapevole di aver cercato di aiutarla in tutti i modi fino all'ultimo
ma, per motivi che purtroppo non mi sono del tutto chiari, è riuscita a respingere tutti i miei sforzi nonostante all'inizio fosse completamente entusiasta dell'idea di sistemarsi i denti. Mi interrogo se nel suo caso fossi più interessato al tendere il
braccio rispetto al modo in cui lo stessi facendo, spingendola a non
afferrarlo perchè lo stavo allungando nel modo sbagliato, e cerco di consolarmi con la certezza che tutto questo mi tornerà utile in futuro. Quel che più conta ora
è camminare ancora insieme a questa fanciulla per il poco tempo che
resta del progetto, cercando di non colpevolizzarla perchè le cose
non sono andate nel verso giusto e dandole fiducia nei momenti in cui ne avrà bisogno: sarà un bel banco di prova, soprattutto per il sottoscritto.
Har baje
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