Ieri è stata una bellissima giornata,
di quelle che si spera accadano più spesso, perchè molto
particolare: era il mio compleanno ed i ragazzi l'hanno festeggiato
alla loro maniera, manifestando il loro affetto nei miei confronti in
tutti i modi possibili.
Già la mattina chi mi ha visto mi
gridava “buon compleanno! Che Dio ti benedica”, poi ad uno ad uno
i fanciulli si avvicinavano per farmi gli auguri: qualcuno cercava di
non farsi notare dagli altri; qualche altro veniva verso di me facendo
finta di nulla per poi darmi una letterina con dei disegni ed una
dedica; non mancava poi chi, come la mia figlioccia, si nascondeva
per poi apparirmi davanti all'improvviso ed abbracciarmi. Tutta la
giornata è stata costellata da carezze e manifestazioni di affetto
di tutti i tipi: mi sono sentito coccolato, amato ed è stato bello
sentirsi così, dà una carica pazzesca!
A mezzogiorno, alla fila prima di
entrare a mangiare, ho visto uno dei ragazzi più grandi avvicinarsi
ad una educatrice e bisbigliargli qualcosa all'orecchio, salvo poi
tornare verso di me ridacchiando: subito dopo quest'ultima, a cui
toccava far pregare i ragazzi prima del pranzo, chiede che giorno era
e tutti in coro hanno urlato che era il 24, il compleanno di Marco...
Che brividi! Mi ha invitato ad andare davanti a tutti, ci vado
visibilmente emozionato e non sapendo dove guardare mentre sento che
tutti gli occhi sono puntati su di me, avverto i sorrisi e la gioia
dei presenti, posso sentire ad ogni mio passo gli applausi e le mani
che sfiorano per abbracciarmi o per farmi una carezza. La commozione
aumenta quando intonano la canzone per i festeggiati del giorno: con
la mente cerco di ricordare quante volte l'ho fatta fare per augurare
a ciascuno di loro un buon compleanno ma oggi è per me e fa uno
strano effetto, li sento cantare in un modo diverso rispetto ad altre
occasioni ed i loro volti sono felici, hanno dipinto un sorriso
smagliante.... Mi hanno sorpreso, non me l'aspettavo proprio!
Mai come quest'anno ho ricevuto così
tante lettere di auguri, qualcuna l'ho ricevuta da chi proprio non me lo sarei mai immaginato: tutte bellissime, disegni stupendi come i pensieri che
sono semplici, spontanei e diretti come solo un bambino può fare.
Sono i regali più belli che si possa ricevere per il grande valore
che racchiudono: mi raccontano quanto ciascuno di loro tenga a me e
per questo sono un tesoro da custodire gelosamente. Non sto a
raccontare cosa ci sia scritto in ciascuna, sia perchè mi
dilungherei troppo che per il carattere fortemente personale che
solamente il sottoscritto e chi l'ha scritta potrebbe capire, ma
voglio condividere quello che mi ha colpito maggiormente: in una
dedica mi hanno descritto come un grande volontario, cosa che mi
lusinga troppo sapendo chi l'ha scritta; in un biglietto vengo
definito il papà di tutti loro mentre in un altro mi si dice che
tutti mi vogliono bene; in una lettera c'è scritto che avermi al suo
lato è stata una grande fortuna. Ogni volta che rileggo quanto
ricevuto mi viene la pelle d'oca e mi rallegro ma devo ammettere che
la cosa che mi rende più felice è aprire il biglietto a forma di
cuore che mi ha fatto la figlioccia più grande e vedere la foto di
lei in compagnia di altri due di cui sono il padrino: più la guardo
e più grande si fa il sorriso che mi si stampa in faccia.
Alla sera sono invitato al salone
“Divino Niño”, dove di solito si guarda la televisione. Non sono
l'unico ospite d'onore: c'è anche don Eliseu, la guardia notturna,
che compie gli anni nello stesso giorno e merita di essere
festeggiato. I bambini ci salutano con un forte applauso, ci fanno
gli auguri cantando, ci incitano mentre spegniamo
le candeline della torta e si esibiscono in una danza che hanno
dedicato a noi. C'è anche spazio per ricevere altre letterine:
ricevo dalle mani di una ragazza una scatola ben decorata, intuisco
che ha fatto qualcosa di speciale. Indugio ad aprirla ma lo faccio
vinto dalla curiosità: a mia sorpresa trovo un peluche, sorrido
felice perchè so che i ragazzi ci tengono molto a questi pupazzi e
privarsene per darli a qualcuno è una manifestazione di affetto. Subito dopo c'è spazio per la musica e qui
mi si avvicinano due tra i più vivaci dell'hogar: mi abbracciano
forte, mi confidano i loro pensieri... E' una cosa strana, mi dico,
attiro sempre le simpatie dei più irrequieti ma non è un male:
vedono in me qualcuno che li accetta così come sono e capisco che il
passare questi istanti in mia compagnia è il regalo che hanno pensato per me.
In questo compleanno ho ricevuto di più
di quanto pensassi: non grandi cose ma il sentirmi amato, non solo da
questi fanciulli ma da tutti coloro che, tramite internet, si sono
ricordati di me in questa data per me importante. Grazie a tutti dal
più profondo del cuore!
Har baje
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