martedì 2 aprile 2013

Una Pasqua diversa


“Finalmente un po' di tranquillità!”: questo mi son detto al termine della domenica di Pasqua, quando i bambini sono andati a cambiarsi e poi dormire. E' stata una giornata speciale che mi ha visto arrivare stanco morto, forse anche a causa di quanto fatto nei giorni scorsi, ma ero felice: niente è più gratificante di veder i bambini contenti.
Finita la Veglia Pasquale ho consegnato ai ragazzi un piccolo ovetto di cioccolata, che ho voluto regalargli come segno dell'affetto nei loro confronti, ed ognuno mi ha ringraziato cercando di nascondere la propria sorpresa e gioia nel riceverlo: è stato un bel momento, anche perchè non mi aspettavo nulla in cambio e quei grazie così spontanei sono il più bel regalo di Pasqua che potessi ricevere!
La mattina seguente mi sono alzato presto per aiutare a preparare la colazione: visto che era una festività importante, c'era latte con cioccolata, una fetta di dolce ed un panino imburrato. Doveste vedere le loro facce! Per l'occasione ho fatto colazione con loro, condividendo il mio piatto con il resto della tavolata, preoccupandomi poi di distribuire altre uova di cioccolata donate da Padre Ottavio.
Subito dopo gli ho fatto vedere il film “Marcellino pane e vino”, che li ha letteralmente conquistati e volevano rivederla, e nel mentre ho chiamato casa: è stato strano fare gli auguri alla mia famiglia da così lontano, un po' di nostalgia ha preso il sopravvento ma grazie ai ragazzi questo momento è stato soltanto passeggero.
Al termine della Messa siamo stati a giocare e chiaccherare in attesa del pranzo, che è stato abbondante: zuppa di arachidi, maiale con patate fritte e riso al latte ed alla fine gelato per tutti! Non avevo mai visto i bambini così pieni e lasciare qualcosa sul piatto!
La cosa che più mi ha colpito è che sono venuti a trovarci dei ragazzi che erano stati ospiti della struttura e che ho avuto la fortuna di conoscere le precedenti volte che sono stato qui: mi ha dato l'impressione di essere in una grande famiglia dove tutti sono i benvenuti e di cui a poco a poco sto cominciando a farne parte.
Dopo ancora un po' di televisione tutti fuori a giocare per smaltire quanto mangiato e poi, dopo la cena ed essere stato assalito da un sacco di richieste, insieme a Veronica, una ragazza che vive e da un mano qui, sono stato in infermeria a curare chi aveva mal di stomaco o si era fatto male.
Mai come quest'anno la Pasqua è stata così intensa, sia dal punto di vista del fare che da quello emotivo: sono arrivato stremato e, non appena ho poggiato la testa sul cuscino, ho preso sonno ma ero contento, soddisfatto di aver contribuito a far vivere ai ragazzi questo giorno di festa con spensieratezza ed allegria.
Har baje






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