Sto continuando a tagliare i capelli ai ragazzi e questo mi regala belle soddisfazioni visto che riesco a districarmi tra le loro diverse esigenze, nonostante i miei limiti di aspirante parrucchiere e qualche regola sul tema da tener presente. Sono contento quando il fanciullo si vede allo specchio ed è felice del suo taglio, per me vale veramente tanto!
Purtroppo non è sempre così: a volte mi ritrovo mio malgrado a dover tagliare i capelli molto corti in quanto è stata incontrata qualche infezione in testa e una folta chioma non aiuta affatto un trattamento efficace. Inutile dire che non lo faccio con piacere nonostante il bambino non ci dia molto peso e spero sempre di non dover ripetere nuovamente l'operazione: capita però che la cura duri più del previsto e mi ritrovi nella stessa situazione.
Stavolta mi è successo per due fanciulli: il primo è recidivo, si è provato di tutto ma la tigna che sembrava sconfitta dopo un po' torna a fare la sua comparsa mentre per il secondo è una novità. La cosa buona è che, una volta spiegato il motivo, accettano di farsi accorciare abbondantemente i capelli ma ciò non basta per evitare che nel farlo mi sento prendere da una sorta di dispiacere, provo una profonda tristezza nel vivere ancora una volta questa circostanza.
Uno di loro mi confida che qualche suo amico lo prende in giro per il suo taglio, l'espressione dipinta sul suo volto ed il tono con cui lo dice mi fa capire quanto questo gli faccia male: cerco di rassicurarlo dicendo che se ciò si dovesse verificare deve venire ad avvisarmi e troverò una soluzione. E' un modo per farlo sentire più sicuro e che non è solo, ci sono io a dargli una mano ma sono consapevole che a volte i bambini, per quanto innocenti, con le loro parole possono ferire, soprattutto qui dove tutti sono emotivamente fragili per le ragioni più disparate.
Quando si specchiano rimangono contenti, mi sorridono ma questo non riesce affatto a cancellare quella sensazione di disagio che avverto. Vorrei fare qualcosa in più per loro e mi viene un'idea: mi rapo a zero, potrei aspettare ancora un mese visto che i pochi capelli che ho in testa non sono lunghi ma credo sia la cosa giusta da fare in quel momento. Per me è un gesto con cui mostro la mia solidarietà nei loro confronti, un mezzo che mi permette di essere più vicino a loro, fargli notare come i commenti negativi e le prese in giro sul mio nuovo look non mancheranno ma so già che non mi toccheranno più di tanto e li ignorerò in quanto l'importante è che piaccia a me: è una maniera per dire loro che devono farsi forza e se si tratta di qualcosa che fa bene a me e, nel loro caso, alla salute non bisogna dare troppa importanza a quello che pensano gli altri. Cerco di fargli da esempio, non so se ci riuscirò, ma è il mio modo per essere più prossimo a quello che provano: il primo passo è quello di guardarci e riderci sopra, non prendendo troppo sul serio la cosa ma viverla alla leggera in quanto si tratta di una fase passeggera che prima o poi terminerà e va affrontata sapendo che non si è soli, c'è sempre qualcuno pronto a sostenerci e a starci vicini in qualsiasi modo.... Magari il mio non sarà dei migliori ma è la mia forma per dirgli che io sono qui e sono al loro fianco.
Har baje
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