Gabriel è un ragazzino molto
intelligente ed a volte un po' monello come tutti i suoi coetanei, ogni tanto è un po' pigro e fatica ad aprirsi ma quando lo fa è capace
di trasmettere la bellezza che ha dentro, ha tanta voglia di fare, di
mettersi in gioco ma c'è un piccolo problema, un qualcosa che in
parte lo limita: sta in una sedia a rotelle da quando è nato.
Col tempo ho potuto apprezzare la sua
amicizia ed ho cominciato, se così si può dire, a "coccolarlo", a difenderlo
quando gli altri approfittando della sua situazione per sfilargli
qualcosa dalla sua stanza perchè da solo non ci riuscirebbe e non
avrebbe la forza sufficiente per farlo... Sì perchè è un po'
debole nelle braccia e me ne sono reso conto di persona quando lo
devo sollevare per portarlo in piscina o in auto in quanto a fatica
riesce ad afferrarsi a me. Quando ho tempo sto con lui per fargli
eseguire alcuni esercizi per rinforzare gli arti superiori e, siccome
in refettorio sta nella mia stessa tavolata, cerco di stimolarlo
facendogli servire da bere, ovviamente aiutandolo.
A poco a poco ha cominciato ad aprirsi con me, a raccontarsi, a ridere e questo non può che farmi piacere. Dall'anno scorso però qualcosa è cambiato: ha cominciato a chiedere se può aiutarmi e la cosa mi ha molto sorpreso. L'unica certezza che avevo era che non avrei deluso questa sua richiesta, aveva una gran voglia di mettersi in gioco che non poteva essere ignorata e di certo il suo limite non era un ostacolo, andava solo cercato qualcosa che potesse fare senza troppe difficoltà: è così che si è ritrovato a darmi una mano per la pizza un paio di volte ed è veramente orgoglioso di averlo fatto, quando ne parla gli si illuminano gli occhi!
In una giornata di gennaio, durante il tempo della tele, si è fatto accompagnare mentre stavo nell'orto ed ha comincaito a pormi mille domande, si notava quanto gli interessava e ce la metteva davvero tutta per aiutarmi dove poteva: quell'occasione ha fatto scattare in lui una scintilla visto che si è trasformata in un appuntamento giornaliero a cui non voleva assolutamente mancare! Devo dire che anche per me questo momento è diventato importante, tanto che mi preoccupavo quando non lo vedevo nei paraggi o arrivava in ritardo. Non mi ha stupito vederlo alzare la mano quando davanti a tutti ho chiesto chi voleva lavorare quest'anno nell'orto: per me è stata solo una bella conferma di quanto ci tenesse e non ci ho pensato davvero un attimo a cosa significasse includerlo nel gruppo di aspiranti ortolani perchè semplicemente era giusto così, magari avrei dovuto pensare a qualche accorgimento data la sua condizione ma non era affatto un problema. Ha voluto mettersi in gioco ed io non sono nessuno per negargli questa possibilità, anzi la reputo un'occasione di arricchimento per entrambi: personalmente è già una fonte di ispirazione perchè mi insegna a non mollare, a mettercela tutta nonostante le difficoltà perchè non c'è limite che tenga quando si vuole una cosa fortemente. Grazie Gabriel per la tua scelta, continua così!
A poco a poco ha cominciato ad aprirsi con me, a raccontarsi, a ridere e questo non può che farmi piacere. Dall'anno scorso però qualcosa è cambiato: ha cominciato a chiedere se può aiutarmi e la cosa mi ha molto sorpreso. L'unica certezza che avevo era che non avrei deluso questa sua richiesta, aveva una gran voglia di mettersi in gioco che non poteva essere ignorata e di certo il suo limite non era un ostacolo, andava solo cercato qualcosa che potesse fare senza troppe difficoltà: è così che si è ritrovato a darmi una mano per la pizza un paio di volte ed è veramente orgoglioso di averlo fatto, quando ne parla gli si illuminano gli occhi!
In una giornata di gennaio, durante il tempo della tele, si è fatto accompagnare mentre stavo nell'orto ed ha comincaito a pormi mille domande, si notava quanto gli interessava e ce la metteva davvero tutta per aiutarmi dove poteva: quell'occasione ha fatto scattare in lui una scintilla visto che si è trasformata in un appuntamento giornaliero a cui non voleva assolutamente mancare! Devo dire che anche per me questo momento è diventato importante, tanto che mi preoccupavo quando non lo vedevo nei paraggi o arrivava in ritardo. Non mi ha stupito vederlo alzare la mano quando davanti a tutti ho chiesto chi voleva lavorare quest'anno nell'orto: per me è stata solo una bella conferma di quanto ci tenesse e non ci ho pensato davvero un attimo a cosa significasse includerlo nel gruppo di aspiranti ortolani perchè semplicemente era giusto così, magari avrei dovuto pensare a qualche accorgimento data la sua condizione ma non era affatto un problema. Ha voluto mettersi in gioco ed io non sono nessuno per negargli questa possibilità, anzi la reputo un'occasione di arricchimento per entrambi: personalmente è già una fonte di ispirazione perchè mi insegna a non mollare, a mettercela tutta nonostante le difficoltà perchè non c'è limite che tenga quando si vuole una cosa fortemente. Grazie Gabriel per la tua scelta, continua così!
Har baje
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