Prima di partire nei miei incontri con dei missionari venivano spesso fuori frasi del tipo “ci si affida alla Provvidenza” o “il Signore è sempre con noi e ci sostiene sempre, aiutandoci nel nostro operare”: parole che soltanto ora riesco a comprendere a poco a poco e devo dire grazie a Dio che non si dimentica di questi bambini, permettendomi anche di essere un Suo piccolo strumento con cui se ne prende cura.
In questi giorni devo dire che è proprio vero che chi fa del bene viene aiutato dalla Provvidenza: lo scorso week end una scuola privata ed un panificio ci hanno portato dei pacchi di riso, zucchero, pasta, prodotti per la pulizia e persino un congelatore, una vera manna dal cielo!!!
Facendo qualche conto, vi posso dire che il progetto per realizzare un muro tra i due ingressi è da considerarsi coperto totalmente: un grazie di cuore doveroso a chi ha aiutato a centrare l'obiettivo, in particolare al gruppo missionario della Parrocchia San Giovanni Battista di Jesolo che ha coperto una parte consistente della cifra necessaria. Per dare il via alla sua realizzazione bisognerà però attendere l'anno prossimo: si sta avvicinando la stagione delle piogge per cui mi consigliano di aspettare ancora un po'.
E' stata anche una settimana ricca di piacevoli sorprese, grazie a cui sono convinto ancora una volta di più che, se si insiste in una cosa, Dio ci aiuterà a realizzarla: la prima è che il Comune di Jesolo, attraverso il Presepe di sabbia, ci sosterrà per acquistare una nuova camionetta! Una cosa necessaria in quanto quella attualmente in dotazione ha parecchi anni e chilometri percorsi ed ha bisogno di una manutenzione continua: grazie a chi ha permesso questo!
Il secondo fatto inaspettato è stato sapere che Giulia (la volontaria di Bergamo che ci ha fatto visita a luglio) con il gruppo missionario di Romano di Lombardia finanzierà il salario annuale di una psicologa, figura che qui manca e che io e Liliana, nonché il resto del personale, vediamo necessaria per poter affrontare ed in qualche modo risolvere i vari problemi che affliggono i nostri ragazzi.
Durante la settimana, andando al mercato coi bambini per comprargli scarpe e vestiti con i soldi del bono Juancito Pinto, sono rimasto senza parole nel vedere gente che mi dava soldi per i bambini e regalava loro qualcosa da mangiare o da bere, delle magliette, degli astucci e dei piccoli zaini: scoprire che in una realtà povera c'è qualcuno che si interessa del proprio prossimo e dona quel poco che può è gratificante e mi fa riflettere su come invece in paesi più ricchi non sia sempre purtroppo così.
Oggi poi l'intera giornata è stata caratterizzata dalla visita di una delle imprese più importanti di Santa Cruz qui all'hogar: è stato bello vedere i bambini raggianti per le magliette e qualche gioco ricevuto, per aver mangiato pop corn ed hamburger ed per la molta gente che è venuta per stare un po' con loro. Dall'altra parte però il fatto che non ci è stato presentato il programma che voleva svolgere, il comportarsi come fosse a casa sua senza rispettare o chiederci i nostri orari e/o le nostre regole ed alcune condizioni imposte per la sua presenza mi fa pensare: se si vuole donare non ci devono imporre dei vincoli altrimenti dov'è la gratuità? Se voglio condividere qualcosa ma impongo come deve avvenire il tutto dov'è sta la generosità? E' corretto entrare in casa di altri e comportarsi come si fosse nella propria solo perchè si viene ad aiutare? Il donare o il donarsi è un gesto che viene dal cuore e va fatto senza aspettarsi niente o senza mettere paletti, è un gesto libero e gratuito! Mi chiedo se per vedere i bimbi felici è giusto accettare un simile compromesso, facendo bel viso a cattivo gioco, oppure se in tali casi è meglio preferire dire un no, anche se a malincuore, della serie se vuoi aiutarci fallo senza condizioni.
In fin dei conti devo ammettere che è stata proprio una bella settimana, una di quelle in cui nonostante le difficoltà posso affermare che sto facendo la cosa giusta e Dio me lo fa capire attraverso la tanta gente che sostiene questi ragazzi e facendosi sentire presente tramite questi importanti gesti di solidarietà!
Har baje
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