giovedì 29 dicembre 2016

Giustizia è fatta?

Ieri due bambini sono andati via per tornare a vivere col papà, la sorella maggiore è rimasta qui in hogar: questa la sentenza espressa dal giudice circa il caso di tre fratelli che il padre voleva ritornassero con sé.
Non voglio giudicare la decisione di chi aveva tutti gli elementi a disposizione per dare ragione o no alla richiesta del genitore, ci saranno stati sicuramente dei validi argomenti che l’hanno portato a pronunciarsi in questo modo, ma stavolta non posso non esprimere il mio dissenso, non riesco ad accettare la soluzione presa forse perché sono stato spettatore di questa vicenda.
Una delle tante perplessità è il fatto che si sono separati dei fratelli. Mi si può dire che lo stesso accade quando le autorità in difesa dei fanciulli li destinano ad un centro di accoglienza e non è possibile che possano stare insieme per limiti di età o per sesso, anche se si fa tutto il possibile per non separarli. Qui però la cosa è differente: non si trattava di metterli in un hogar bensì di un reinserimento familiare, com’è possibile prevederla solamente per due bambini e per l’altra ragazza no? Il rischio è farli allontanare, l’obiettivo dovrebbe essere quello che rimangano insieme nel limite del possibile.
Una risposta, seppur parziale, è data dal rapporto tra il papà e la più grande: non si sopportano, non vanno proprio d’accordo e la fanciulla più di una volta non voleva vederlo quando questi veniva a visitarla o stava in sua compagnia solo per qualche minuto ed è arrivata a firmare un suo disegno omettendo il cognome paterno. A sua discolpa posso testimoniare che il comportamento del padre non agevola un riavvicinamento tra i due visto che la rimprovera a volte  usando brutte parole anche in presenza dei due fratellini e la incolpa di tutto: del fatto che la moglie l’ha lasciato, che tutti e tre si trovino qui, della cattiva salute della sorellina. Più volte l’ha minacciata di metterla in un centro dove sarebbe rimasta da sola e finchè sarebbe diventata adulta ma è arrivato al culmine qualche giorno fa, dicendole che non vuole tornar a vivere con lui perché le interessavano i ragazzi del centro: l’ho vista piangere, era sconvolta ed ha voluto rinchiudersi nella sua stanza per il resto della giornata. Vedendola così ero pieno di rabbia: se desideri che tua figlia ritorni con te, così proprio non va! E'più probabile perderla che riaverla operando in questo modo! L’unica soluzione che avevo è che, nel caso il genitore si fosse ripresentato, lei non sarebbe andata a ricevere la sua visita per evitare che la ferisse nuovamente.
Altro dubbio è legato al carattere del padre: non è che io ne abbia una semplice ma il suo è praticamente impossibile. Capisce solo quello che vuole capire, non vuole rispettare le regole o quello che c’è scritto negli ordini rilasciati dal giudice e vuole far valere sempre le sue ragioni, arrivando a gridare ed a fare minacce… Qui non ce n’è uno che non ci abbia parlato assieme ed il risultato è sempre stato lo stesso: vuole far prevalere le sue ragioni, contro tutti e tutto… Personalmente ho provato a spiegargli come stavano le cose per un bel po’ ma lui è rimasto della sua idea. E’ arrivato a dire ai suoi figli di non prestarci attenzione perché devono ascoltare solo lui visto che spetta a lui educarli ed a nessun altro, ad affermare che qui i ragazzi sono tutti dei poco da buono… Credo che un po’ sia da comprendere perché il suo desiderio più grande era di riavere con se i suoi figli ma c’è modo e modo! Ammetto però che vedendolo coi due bimbi più piccoli mi ha fatto tenerezza, per il modo di accarezzarli, di dargli da mangiare e per lavarli i capelli o curarli qualche piccola infezione: davvero sembrava un uomo diverso da quello che ama discutere e litigare.
Credo che il giudice ha visto questo lato e voglio crederci perché non voglio pensare che un giorno il papà potrebbe riservare ai due lo stesso trattamento che ha avuto per la figlia maggiore, spero li educhi nel rispetto dell’altro e a non spingerli ad odiare la più grande. In cuor mio auspico anche che la sentenza di ieri non faccia finire tutto così e che ci sia una possibilità di poter riavvicinare la ragazza a suo padre: sarà un percorso molto lungo ma farebbe bene ad entrambi.
Har baje

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