Oggi è giornata di elezioni municipali e regionali, dopo
esser passato soltanto qualche mese da quelle nazionali: il periodo elettorale
per certi punti di vista è stato interessante e mi ha permesso di conoscere da
vicino le sue caratteristiche.
Tra le prime cose che ho imparato e che mi hanno colpito è
che ogni colore rappresenta un determinato partito: si va dal blu, bianco e nero del Mas,
il partito al potere, al verde dei Democratici, qui molto forti, passando per
il giallo di Pace e progresso ed il rosa dell’Mnr mentre l'Unione democratica ha fatto sue le tonalità della bandiera boliviana. Ogni muro, ogni palo della luce, qualsiasi cosa che
possa attirare l’attenzione e che sia ben in vista (addirittura i sassi)
viene imbrattato con queste sfumature, oltre a riportare le scritte con scritte
cubitali i nomi dei candidati, e non c’è stradina o vicolo in cui sono esposte
bandiere per indicare la propria preferenza: in qualche caso ne compaiono di tutte le tinte, forse perchè così gli abitanti di quella zona vogliono evitare di inimicarsi i possibili vincitori.
La campagna politica dura circa un mese e mezzo ed è
caratterizzata, oltre ai tanti manifesti che si trovano dappertutto e da enormi
cartelloni, anche da auto che, dotate di enormi casse acustiche, percorrono l’urbanizzazione
in lungo ed in largo più volte durante la giornata bombardando la gente di
musica adattata all’occasione e di slogan ad alto volume per promuovere i
propri candidati. In questo periodo i fine settimana sono caratterizzati da
riunioni e feste in cui si offre da mangiare, si regalano magliette, non
mancano ospiti prestigiosi e si fanno lotterie in cui si mettono in palio auto,
frigoriferi, forni in modo da accattivarsi e comprarsi le simpatie degli
elettori: praticamente vengono spesi fiumi di denaro che magari potrebbero
essere utilizzati in altro modo, magari per aiutare i più bisognosi…
Altro fatto che ho notato è che molti aspiranti alla cariche politiche in palio sono di
carnagione bianca quando la maggioranza della popolazione è meticcia o comunque
di carnagione scura: sarà un retaggio del passato dove gli spagnoli dominavano
e gli indigeni erano lasciati in un angolo?
Ho imparato che in questa giornata i trasporti sono
totalmente assenti e chi si muove in auto deve avere un permesso: questo perché
tutti devono votare nel proprio collegio, non importa se magari si trovino a 20
chilometri di distanza dalla propria casa perché, per lo stato, devono recarsi
nelle sue vicinanze il giorno prima. In questo modo chi deve andare a lavorare
ha poche alternative e spesso deve prendersi un giorno di permesso: per
risolvere il problema della mobilità gli ospedali hanno optato che sia un’ambulanza
ad andare a prendere dottori ed infermieri di turno. Chi non va a votare viene
multato: se non paga per un certo periodo di tempo non potrà accedere ad
incarichi pubblici, conseguire il passaporto e fare operazioni bancarie…. Mi
sembra alquanto difficile da credere ma le cose stanno proprio così!
Per quanto riguarda l’hogar, oggi la nostra
infermiera e due educatori non potranno venire e ci auguriamo che il futuro sindaco ci dia in
qualche modo una mano, magari pagando la bolletta della luce come avveniva in
passato… Sperare non costa nulla, perché non credere allora che da queste
votazioni non possa uscire qualcosa di buono anche per noi?
Har baje
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