mercoledì 6 settembre 2023

Nuovi progetti da sostenere

Quando sono rientrato in hogar mi sono reso conto di come, in mia assenza, i prezzi siano aumentati a dismisura: già a maggio avevo notato che il costo della vita stava crescendo ma ora questo risultava molto più evidente. Qualche esempio: in soli 30 giorni i pannolini, di cui grazie alle offerte posso sostenere l'acquisto, sono passati da 130 a 150 boliviani, il latte da 6 a 8 boliviani, le tegole che uso per sistemare il tetto da 130 a 155 boliviani. La prima cosa che mi sono chiesto è stata: cosa fare?
La risposta è stata fissare delle priorità, consapevole delle difficoltà crescenti che deve affrontare il centro: i contributi regionali arrivano in ritardo e non aumentano, anzi siamo fortunati che rimangano dello stesso ammontare nonostante l'incremento costante dei costi. Ne ho parlato in una riunione con Liliana, in cui si è parlato apertamente del sostegno che come missionario posso dare: le ho rassicurato che per il momento si possono coprire i salari di tre dipendenti e di come mi sia possibile, grazie alla generosità dei benefattori italiani, coprire le spese della manutenzione della struttura e quelle relative ad internet, divenuto fondamentale a seguito della pandemia. Ho dovuto ammettere che il rifacimento del tetto di una stanza ha messo a dura prova quel fondo che ero riuscito a creare grazie alle offerte e le difficoltà a garantire in futuro quanto coperto fino ad ora, sebbene continui a confidare nella Provvidenza.
Nell'incontro sono emerse nuove esigenze: con l'aumento dei prezzi è necessario un aiuto per comprare beni di prima necessità come olio, riso e zucchero mentre per garantire il pane a colazione e a cena, oltre ad una donazione da parte di un panificio, si è optato per comprarlo visto che costa di meno ma, anche in questo caso, se ci fosse un sostegno sarebbe meglio.
Un discorso a parte merita l'assistente sociale: è pagata dalla regione ma vive lontano dal centro quindi spende molto per spostarsi. Vista questa difficoltà aveva chiesto il trasferimento ma per la sua competenza e professionalità non vorremmo perderla, così le si è offerto un buono mensile che permetta di coprire mensilmente alcuni costi: per fortuna ha accettato ma si tratta sempre di una voce di spesa che il centro, da solo, a fatica riesce a garantire. Vorrei sottolineare che si tratta di una figura importante visto che si occupa di tutti i casi dei ragazzi ospitati, cercando anche di fargli avere tutti i documenti che sono necessari per la loro identità, salute e per la scuola.
Mi sono preso a cuore questi problemi, che si sommano a tanti altri, e grazie all'ufficio missionario di Venezia voglio proporli a chi vuole far del bene e vuole aiutare questi fanciulli: si tratta di qualcosa che si aggiunge alle adozioni a distanza (clicca qui per saperne di più) e che prevede una quota da versare mensilmente. 
Ho un sogno nel cassetto: mi piacerebbe che l'adesione a questi progetti non siano solo di singoli ma di gruppi di amici o di associazioni o di una specifica comunità oppure, perchè no, di una parrocchia... Il motivo? Credo che un gesto d'amore come quello di aiutare questi ragazzi sia qualcosa di stupendo ma se viene fatto con gli altri lo sia molto di più, in quanto fare del bene insieme rafforza il legame che ci unisce. Aiutatemi a pubblicizzare queste iniziative, le cui immagini le potete trovare in questo post, ed a coinvolgere chiunque vi stia vicino, io ed i ragazzi ve ne saremmo grati.

P.S. Per sapere come inviarmi eventuali donazioni cliccate qui, vi chiedo solamente di indicare  nel versamento quale progetto volete sostenere. Sono a disposizione se avete bisogno di qualsiasi chiarimento.

Har baje
 

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